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Si è chiusa la missione in Ucraina dei sindaci italiani

Due giorni per tenere i riflettori accesi sull’emergenza umanitaria in Ucraina. Della delegazione hanno fatto parte il presidente di Anci Marche e sindaco di Fermo Calcinaro e il sindaco di Fano Seri

ANCONA – Due giorni per tenere i riflettori accesi sull’emergenza umanitaria in Ucraina. Ecco il senso dell’iniziativa voluta dal coordinamento dei direttori e segretari delle Anci regionali a sostegno a sostegno del Mean, Movimento Europeo Azione Non Violenta e in collaborazione e col sostegno della CEI.

La delegazione composta da numerosi sindaci italiani, parlamentari italiani, parlamentari europei, alcuni giornalisti e una rappresentanza di associazioni vocate all’assistenza ha raggiunto le città ucraine di Kiev e Leopoli partecipando ad alcune iniziative pubbliche.

«Sono stati due giorni molto intensi e significativi – ha detto Paolo Calcinaro, presidente di Anci Marche – nei quali ho avuto modo di rappresentare i comuni italiani insieme al sindaco di Fano e al vicesindaco di Milano incontrando sindaci ucraini per progetti di gemellaggio con scambi studenteschi, culturali, sportivi e turistici che dobbiamo saper garantire». «Kiev sembra una città normale – ha aggiunto – ma basta allontanarsi di meno di 20 km e trovi case sventrate, ponti abbattuti, trincee e memoriali nati su fosse comuni».

Fin dall’avvio del tragico conflitto Anci si è resa protagonista di progetti di sostegno alla popolazione civile in fuga dal conflitto e anche i comuni marchigiani, tra i quali anche la stessa Fermo hanno già accolto donne e bambini ucraini.
Nel corso della Conferenza Europea per l’istituzione dei Corpi Civili di Pace sono intervenuti tra i relatori lo stesso presidente Paolo Calcinaro e il sindaco di Fano Massimo Seri. Il coordinamento della missione internazionale dei sindaci è stato affidato a Marcello Bedeschi che già ha rappresentato l’Anci in precedenti missioni in Ucraina e in Terra Santa.

La delegazione che ha lasciato in pullman l’Ucraina è ripartita in aereo nella mattinata di lunedì da Cracovia atterrando a Roma prima di fare poi rientro nelle rispettive sedi di residenza.