FABRIANO – «Le nostre donne vanno a partorire in Umbria. Porto la voce delle mie concittadine, che chiedono di poter partorire nella loro Regione, senza dover affrontare gallerie, strade, maltempo, in un Punto nascita a norma e a pieno regime». A quasi due anni dalla chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, a tornare sull’argomento è la consigliera del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, che ha presentato un’interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sul tema della mobilità passiva.
«Si tratta di una vera e propria “fuga” di pazienti dal sistema sanitario marchigiano per curarsi in altre regioni: un costo nascosto, per il Bilancio della Regione, che deve ripianare le spese sostenute dagli ospedali, e una conseguenza diretta delle tante chiusure degli ultimi anni, che hanno colpito soprattutto le aree interne, dal nord fino alle zone terremotate, passando per Fabriano – evidenzia la Lupini -. E i numeri sono importanti: dall’ultima relazione della Corte dei Conti, emerge una differenza tra mobilità attiva e passiva extraregionale di oltre 50 milioni di euro».
Lupini continua: «Una cifra di tutto rispetto, che certifica la difficoltà di tante e tanti marchigiani a trovare nella propria Regione le cure e i servizi sanitari adatti, sconfessando la logica delle chiusure e degli accorpamenti di reparti ed ospedali. Sarebbe fuori da ogni logica continuare ad impoverire i sistemi sanitari locali nel nome dell’equilibrio di bilancio, se poi queste scelte non soltanto mettono a rischio la salute dei cittadini, ma comportano anche spese extra per la Regione. Tanto più che proprio la situazione dei parti a Fabriano è la spia evidente di una fuga sanitaria dalle Marche: dei 153 bambini residenti a Fabriano e nati nel 2020, ben 110 sono nati in Umbria».
Una battaglia da condurre in sede di approvazione del nuovo Piano Socio-Sanitario, «per assicurarsi che le promesse della Giunta sulla volontà di ascoltare i territori periferici e di investire, anche con nuove assunzioni, non restino solo sulla carta», ha concluso la consigliera del M5S di Fabriano.