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Moda Fall Winter 2018/19: il maculato è tra i must-have

Entriamo nel vivo delle proposte animalier di quest’anno e riscopriamo la vera essenza di questo trend con Raffaela Marinetti, appassionata di Moda quotidianamente a contatto con le novità del fashion system

Look animalier dalla sfilata Max Mara, collezione Fall Winter 2018/19
Look animalier dalla sfilata Max Mara, collezione Fall Winter 2018/19

Ebbene sì, il trend felino non pare avere intenzione di mollare la presa, anzi, rilancia in grande stile.

Animalier”, che altro non è se non il “maculato”, in fashionese spesso inglesizzato perché fa più cool, è un termine che ha il maestoso potere di racchiudere in sé un po’ tutte le bestiali fantasie: dal pitonato al leopardato, dal tigrato allo zebrato, fino ad altrettante varietà faunistiche dal manto modaiolo.

Diventato quasi un basic perché onnipresente tra i must-have alla base dell’effimera piramide della Moda, cela molteplici identità: dalla più elegante, chic, quasi bon ton; passando per quella più glamour, soft, inconsapevolmente accattivante; fino a quella sexy, volutamente invitante. Insomma, in fatto di look l’animalier non verrà mai colto impreparato.

Ma per entrare nel vivo delle proposte di quest’anno e riscoprirne la vera essenza, ne abbiamo parlato con Raffaela Marinetti, appassionata di Moda quotidianamente a contatto con tutte le novità del settore grazie al dietro le quinte della boutique che da anni gestisce a Gubbio, nel Perugino:

«Quando si pensa all’animalier, che sia leopardato, pitonato, zebrato, o maculato di ogni sorta, la prima associazione automatica che viene è: volgarità. – afferma – Molte donne nonostante ammettano di amarlo si limitano nel portarlo e molte altre dicono di non amarlo affatto solo perché sono fortemente condizionate da questa teoria popolare. Sarà il rimando al selvaggio, alla natura ruggente che lo ha reso agli occhi di tutti così aggressivo? O saranno stati anni di erronee proposte cafone a snaturarlo e privarlo della sua classe innata, declinandolo su pellicciotti spellicciati e gonne troppo corte? Perché, ricordiamocelo, le più eleganti signore della borghesia bene hanno sempre avuto una pelliccia di giaguaro nell’armadio, e alcuni tra i più grandi stilisti ne hanno fatto il loro punto di forza su collezioni assolutamente raffinate.».

Parole sacrosante, basti pensare al fatto che l’animalier esordì in passerella con la collezione del 1947 di Christian Dior, per poi passare per icone di stile e classe come Ava Gardner, che nel ‘52 peccò di guêpière leopardata, Marilyn Monroe, che nel ‘53 indossò mantella e manicotto di pelliccia maculato in “Gli uomini preferiscono le bionde” e Audrey Hepburn, che nel ‘63 indossò un cappello sui generis Givenchy nel film “Sciarada”. Quanto a scalata e a classe, non c’è che dire!

Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: l'animalier è protagonista
Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: l’animalier è protagonista

«Di volgare c’è quindi ben poco, forse è solo paura di osare e di trasmettere un messaggio troppo forte. In realtà l’animalier trasuda gioia, libertà, ironia e bon ton, senza mai esagerare. Il fatto che in questo periodo sia tornato particolarmente in auge, però, non ci autorizza a travestirci da Jane a caccia di Tarzan. Basta un dettaglio: una blusa, una borsa, un cappotto. – suggerisce Raffaela – Attualmente molto in voga gli abiti lunghi in leopardato, ma oserei dire di fare attenzione ad eccedere con le dosi solo per il gusto di uniformarsi all’ultimo grido, perché sono pronta a scommettere che questi capi ci stancheranno presto per quanti fac-simile ne vedremo in giro. Il segreto è seguire la tendenza, sì, ma farla propria senza snaturarsi, mescolandola con il proprio stile di sempre».

Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: le texture animalier si lasciano plasmare stilisticamente, aggiungendo un tocco di carattere
Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: le texture animalier si lasciano plasmare stilisticamente, aggiungendo un tocco di carattere

D’ispirazione la collezione Max Mara, che per questa stagione ha firmato outfit graffianti, declinando questo mood in pepate camicette ricche di volant come in sensuali longuette fascianti, in morbidi, avvolgenti pellicciotti come in rigide, formali giacche, osando anche l’abbinamento del leopardato al pitonato quasi come fossero due colori in pendant.

Super cool la proposta di Mango, che ha scelto di tingere di una nuance rosso corallo i suoi capi dalla texture pitonata, massimizzandone così i tratti distintivi.

Mettiamo allora da parte la timidezza ed i pregiudizi, perché il maculato quest’anno vuole essere sfoggiato, sia che venga ostentato in total look sia che resti circoscritto ad un accessorio. Via libera quindi a capi in fantasie leopardate e pitonate, in abbinamento con tinte unite di carattere, forti o pastello che siano, ma sempre capaci di tenergli testa plasmando la sua identità a nostra immagine e somiglianza.

Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: il maculato in abbinamento con una delicata tinta pastello
Una proposta di outfit di Raffaela Marinetti: il maculato in abbinamento con una delicata tinta pastello

Un animalier combattivo, caratteristica cardine collegata alla sua essenza, al quale davvero non si può resistere.