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I monaci Silvestrini di tutto il mondo riuniti a Fabriano

Iniziati ieri, 21 maggio, saranno dieci giorni di discussioni, confronti, analisi della situazione nei vari monasteri presenti e che culmineranno con l'elezione del nuovo abate generale

FABRIANO – Capitolo generale dei monaci Silvestrini a Fabriano. Si elegge il nuovo abate generale. Ad oltre sette secoli e mezzo dalla morte del suo fondatore San Silvestro, in questi giorni, nella casa madre di Monte Fano di Fabriano, i suoi successori sono riuniti per eleggere il nuovo abate generale. Un’elezione che si svolge ogni sei anni attraverso la convocazione del Capitolo Generale che vede riuniti, con l’Abate in carica, i Priori e i Delegati dei monasteri della Congregazione sparsi nei cinque continenti. Oltre ai monasteri italiani di Fabriano, Bassano Romano e di Giulianova sono, infatti, presenti rappresentanti dei monaci australiani, indiani, statunitensi, filippini, dello Sri Lanka e del Congo.

Iniziati ieri, 21 maggio, saranno dieci giorni di discussioni, confronti, analisi della situazione nei vari monasteri, che si alterneranno con momenti di preghiera e celebrazioni eucaristiche con l’obiettivo di arrivare a eleggere il nuovo abate generale che dopo due mandati e dodici anni di guida della Congregazione sostituirà l’attuale, Michael Kelly, australiano.

«Il fondatore della Congregazione San Silvestro Guzzolini da Osimo collocandosi nel grande solco della regola benedettina non previde l’elezione della nuova guida ogni sei anni. La regola venne introdotta successivamente per ottimizzare il lavoro di gestione della Congregazione, lavoro via via più complesso e faticoso. Oggi vista la presenza di monasteri in luoghi così distanti fra loro e con monaci provenienti da culture altrettanto diverse ha ancor più bisogno di una struttura capace di tenere conto di tante diversità. Un dato per tutti: i lavori del Capitolo si svolgono ricorrendo alla traduzione simultanea, in particolare dall’inglese», spiegano i monaci Silvestrini.

Oltre all’elezione, ci si confronterà con temi importanti quali la drastica riduzione delle vocazioni o con problemi extra-religiosi come, a esempio, le forti difficoltà che vivono i monaci congolesi al centro di una pluriennale guerra civile e con le ondate del virus “ebola” che falcidia persone di tutte le età.

Il nuovo abate verrà eletto al termine del Capitolo Generale. Dopo il suo insediamento guiderà la Congregazione dalla sede di Santo Stefano del Cacco, situata in pieno centro a Roma.

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