Pesaro

Monastero trappista a Monte Giove: cresce il fronte dei ‘No’. «Perché distruggere un’area verde?»

Secondo Varotti e Marcolini il Monastero rappresenterebbe un precedente: «Difficile pensare che dopo non si concedano autorizzazioni e varianti simili a cittadini e imprese»

FANO – Si allunga il fronte dei ‘No’ per quello che riguarda il nuovo Monastero trappista che dovrebbe sorgere in seno a Monte Giove. Dopo la presa di posizione del M5S, ora è la volta di Confcommercio che, per bocca del Direttore Generale, Amerigo Varotti e della Vice Presidente Barbara Marcolini ha spiegato i suoi dubbi.

«Siamo decisamente contrari a questa ipotesi e stupiti che la Giunta municipale abbia approvato la variante urbanistica che consentirà nuovo consumo del suolo e cementificazione in un’area di grande valore ambientale e soggetta da sempre ad una infinità di vincoli paesaggistici. Vincoli che i normali cittadini e le imprese devono obbligatoriamente rispettare ma che verrebbero eliminati per favorire la costruzione di un birrificio artigianale ed una foresteria annessa al monastero (!!) dei frati».

«E’ difficile pensare che dopo un simile atto non si concedano simili autorizzazioni e varianti a cittadini e imprese. Quindi si dà il via libera alla distruzione di un’area di grande valore ambientale favorendo la costruzione di una struttura ricettiva con annessa attività artigianale. L’alto valore spirituale e culturale della iniziativa è solo la foglia di fico con cui si vuole nascondere la vergogna di un atto insostenibile. A nulla vale il riferimento all’approvazione da parte della Soprintendenza che è la stessa che ha dato parere favorevole alla mega antenna che ha deturpato Fiorenzuola di Focara e il Parco del San Bartolo».

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