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Il mondo della fisarmonica piange Nazzareno Carini

Si è spento all’età di 84 anni. Musicista e imprenditore, ha scritto la storia della fisarmonica a Castelfidardo. Il ricordo del sindaco Ascani: «Ha difeso il patrimonio a Castelfidardo fatto di artigianato, passione, ingegno»

Nazzareno Carini
Nazzareno Carini

CASTELFIDARDO – Si è spento all’età di 84 anni Nazzareno Carini, un pezzo di storia della fisarmonica a Castelfidardo. Musicista, imprenditore, profondo appassionato e cultore dello strumento, fino all’ultimo ha messo a disposizione la propria esperienza per il Museo internazionale della Fisarmonica, con l’ultima mostra organizzata durante la 42^ edizione del Pif appena un mese fa.

Nato da una famiglia di piccoli artigiani, inizia a imparare il mestiere nella bottega del padre Carino, che sul finire degli anni ‘30 fonda la sua prima ditta di fisarmoniche. Nel 1948 l’intera famiglia si trasferisce a Parigi, dove il padre è responsabile di produzione per una grande azienda francese di strumenti musicali. Nella “Ville Lumière” Nazzareno, ancora adolescente, si iscrive alla scuola di fisarmonica di Pierre Monichon, uno dei più importanti maestri dell’epoca, che in seguito farà parte della giuria del PIF di Castelfidardo, invitato proprio dal suo ex allievo. Tornati in Italia per le condizioni di salute del padre, la famiglia Carini ricomincia a produrre fisarmoniche a Castelfidardo, all’inizio per il mercato francese e belga, e poi addirittura oltreoceano in Canada grazie al fratello Sergio, che nel frattempo si era trasferito in America.
Nazzareno, da sempre un innovatore nel campo, sperimenta nuovi materiali e nuove tecniche di produzione per abbattere i costi e i tempi di lavorazione, dalla standardizzazione di viti e bottoni al recupero delle componenti di scarto. La produzione cresce vertiginosamente e l’azienda Carini arriva ad esportare in 32 paesi del mondo, raggiungendo le 197.000 unità esportate all’estero.

Il resto è storia dei giorni nostri. Negli ultimi anni Nazzareno Carini aveva lasciato l’azienda nelle mani del fratello Demitrio, pur rimanendo legato al mondo della fisarmonica e offrendo la sua preziosa collaborazione per la valorizzazione e la salvaguardia del Civico Museo della Fisarmonica.

Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani lo ricorda così sul proprio profilo facebook: «ci hai lasciato in silenzio – scrive – senza clamori, senza quel meritato tributo che ogni amante della Fisarmonica avrebbe dovuto dedicarti. Ricorderò sempre i tuoi moniti, come un padre al figlio, a rispettare ogni tua proposta, ogni tuo consiglio, ogni tua piccola esperienza vissuta come se fosse un segreto da custodire con riverenza. Tutto questo per difendere quel patrimonio inestimabile che ha Castelfidardo, fatto di artigianato, passione, ingegno e magia. Ho un grande rammarico, quello di non averti conosciuto abbastanza, in compenso la grande consolazione di aver compreso fino in fondo la tua grande passione».
Oggi pomeriggio alle ore 17 si svolgerà il rito funebre presso la Chiesa Collegiata, partendo dalla sala del commiato Alba Nova.