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Montemarciano piange l’infaticabile Aurelio Alessandroni

Storico presidente del centro sociale Il Mandracchio, per anni collaboratore del Marina Calcio e prezioso aiuto della sagra del pesce

Montemarciano piange Aurelio Alessandroni, nella foto assieme alla moglie Liliana alla sagra del pesce di Marina
Montemarciano piange Aurelio Alessandroni, nella foto assieme alla moglie Liliana alla sagra del pesce di Marina

MONTEMARCIANO – Lutto in città per la scomparsa di Aurelio Alessandroni, collaboratore del Marina Calcio ed ex presidente del centro sociale Il Mandracchio. Una figura storica quella di Aurelio, che dava anche una mano con la sagra del pesce che la frazione di Marina mette in “scena” ogni anno.

L’84enne è deceduto dopo una dura battaglia contro un male incurabile, affrontata con dignità. Dalle associazioni montemarcianesi ricordano la sua figura. Il Mandracchio saluta «il nostro caro ex presidente», mentre il Marina Calcio, profondamente colpito da questa grave perdita, «approfitta per formulare le più sentite condoglianze a tutta la famiglia di Aurelio Alessandroni, e a quanti lo avevano nel cuore. Aurelio è stato per una infinità di anni il presidente del “Centro Sociale Il Mandracchio”. Un collaboratore Infaticabile del Marina Calcio, leale e attivissimo». 

Il ricordo poi continua per celebrarne lo spirito infaticabile al servizio della comunità: «Non pago di tutti gli aiuti durante l’anno, d’estate entrava nella pizzeria della sagra del pesce e lì restava per tutto il periodo senza saltare mai un minuto. Marito esemplare e padre perfetto di due figlie femmine. Nel suo “regno” alla sagra (la pizzeria) entrava soltanto con sua moglie Liliana, una coppia solida dal sorriso facile. Veramente una perdita gravissima». 

Oltre alla moglie Liliana, che dava una mano anche lei alla sagra, Aurelio lascia le due figlie Lucia e Laura, i generi, nipoti e pronipoti. Oggi, martedì 12 marzo, si celebreranno i funerali, alle ore 14:30 nella chiesa parrocchiale di santa Maria della neve a Marina di Montemarciano. «Ciao Aurelio, buon viaggio».