MONTEMARCIANO – Nel corso della seduta del 29 settembre 2020 il Consiglio Comunale di Montemarciano ha deliberato il nuovo piano tariffario 2020, approvato da ATA Rifiuti, e il Regolamento TARI. Per la prima volta le tariffe saranno calcolate sulla base di un nuovo e complesso metodo tariffario, standardizzato a livello nazionale dall’Arera e basato su nuovi e più articolati criteri di allocazione dei costi, che hanno determinato nella maggior parte dei Comuni italiani incrementi tariffari significativi. Aumenti contenuti nella Regione Marche grazie alle elevate percentuali di raccolta differenziata e al buon livello raggiunto nella gestione dei rifiuti, dove la tassa media regionale (235 euro) è inferiore alla media nazionale (302 euro) (fonte: Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva – 2019).
Una scelta obbligata per il Comune che ha dovuto adottare il nuovo piano finanziario che definisce il costo totale del servizio di gestione dei rifiuti da ribaltare sulle utenze, lievemente maggiore rispetto al 2019.
La novità introdotta da Arera stabilisce un principio generale che prevede una tendenziale prevalenza della quota variabile (connessa alla numerosità del nucleo anagrafico) sulla quota fissa (legata ai mq degli immobili), in funzione del prossimo passaggio alla tariffa puntuale, basata sulla quantità di rifiuti prodotti, che i Comuni della Provincia di Ancona dovranno adottare entro il 2023. L’Amministrazione comunale, nel quadro normativo descritto, ha cercato con ogni sforzo di giungere ad un piano tariffario che impattasse il meno possibile sulle tasche dei cittadini e delle attività commerciali.
Il pagamento della Tassa sui rifiuti è previsto con una rata di acconto calcolata sul 50% del dovuto 2019 entro il 30 luglio 2020 e il saldo entro il 16 dicembre, con le nuove tariffe 2020.
L’Amministrazione comunale rende noto che, nell’ambito dell’emergenza Covid, sono state stabilite alcune agevolazioni inerenti alla Tari 2020 per le utenze non domestiche che sono state costrette a chiudere temporaneamente la propria attività a causa dell’emergenza sanitaria, di cui sono stati pubblicati criteri e moduli sul sito istituzionale.