FABRIANO – Se ne è andata in silenzio come la grande donna, moglie e madre, che è sempre stata. E Fabriano può solo piangerla a distanza. Si è spenta lunedì sera, 6 aprile, Tecla Ceccacci, vedova di Abramo Galassi, fondatore della Faber di Fabriano.
La donna è morta a 97 anni per cause naturali e non per colpa del Covid-19. Ad annunciare il decesso i figli, Alvaro e Renzo, con le rispettive famiglie.
Martedì, 7 aprile, si è svolto un breve momento di preghiera nel cimitero di Fossato di Vico, in Umbria, nel perugino, dove la donna è stata sepolta vicino al marito, entrambi nativi del piccolo comune. Il rito, in forma privata, è avvenuto alla presenza di pochi familiari.
Per una vita è stata affianco al marito Abramo, lo storico imprenditore che nel 1955 ha fondato l’azienda specializzata nella produzione delle cappe aspiranti che, nel 2004, è entrata nel Gruppo Franke.
Tecla è rimasta vedova nel 2012, quando, l’8 ottobre, morì il marito Abramo. «Un uomo, un imprenditore con grande cuore» aveva ricordato in occasione dei funerali. La famiglia Galassi è sempre stata un punto di riferimento per l’economia cittadina e dell’intera regione Marche tanto che, nei mesi scorsi, alcuni residenti di Fabriano sono tornati a chiedere all’amministrazione comunale di intitolare una via ad Abramo Galassi a 8 anni dalla morte.
In tutta la carriera industriale del marito, Tecla ha sempre svolto un ruolo silenzioso, ma pur sempre presente, sapendolo incoraggiare. Una coppia molto affiatata tanto che molti ancora oggi ricordano Abramo e Tecla che passeggiavano per Fabriano in piena tranquillità sempre attenti, entrambi, ai bisogni delle associazioni e delle tante realtà locali impegnate nel sociale. In tanti, oggi, la piangono e sono costernati dal non aver potuto partecipare ai funerali, rendendo quindi omaggio a una donna che è sempre stata vicina ai bisogni della sua famiglia e della sua città, Fabriano.