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Fabriano in lacrime per la morte dell’ex consigliere comunale Edgardo Bacchi

Ecco il commosso ricordo del figlio e di chi lo ha conosciuto e apprezzato per i suoi modi garbati, ma decisi, spesso portavoce delle istanze dei più fragili. «Un gentiluomo. Pochi hanno onorato la vita come lui»

Edgardo Bacchi

FABRIANO – Nuovo lutto a Fabriano nell’ambito della politica cittadina. Si è spento a 71 anni, Edgardo Bacchi, una vita nell’ambito della sinistra cittadina e consigliere comunale nelle fila del Partito Democratico, da subentrato, durante la scorsa amministrazione comunale guidata da sindaco, Giancarlo Sagramola.
Il dolore di tutti i fabrianesi, che lo hanno sempre apprezzato come uomo, come politico, come persona sempre pronta a rivolgere a tutti un sorriso e a incitare a vivere la vita nonostante malattie e difficoltà, si sta stringendo in un grande abbraccio attorno ai familiari, la moglie Michela e il figlio Paolo.

Ferroviere in pensione, Edgardo Bacchi non ha avuto una vita semplice, provato dalla malattia per tanti anni si è spento nella tarda serata di ieri, 2 luglio, all’ospedale Engles Profili di Fabriano dove era ricoverato a seguito dell’aggravarsi del suo quadro clinico.
La notizia della sua scomparsa ha fatto rapidamente il giro della città, anche virtualmente grazie ai social network, Facebook in testa.

In tanti gli hanno voluto tributare un pensiero o si sono recati nella camera ardente aperta da questa mattina nei locali del presidio ospedaliero cittadino.
A testimonianza della voglia di vita di Edgardo, le parole del figlio, Paolo, apprezzato professionista. «Il Leone ci ha lasciati. Venivano sempre prima gli altri, poi lui. Ciao Bà, sta tranquillo che “noi semo forti”, come dicevi te. Dicevi anche “Perchè a me me vole tutti bene” quanto è vero. E sta con me e mamma, ovunque».

Nonostante la malattia che lo ha afflitto per tanti anni, Edgardo non si è mai tirato indietro. Si è fatto portavoce, con rispetto e garbo, delle istanze dei più deboli e fragili fra le fila dell’associazione per i malati di sclerosi multipla. Un uomo dalle tante passioni, oltre al sociale e alla politica, negli anni ’70 è stato fra i primi a capire l’importanza delle radio libere, diventando speaker radiofonico in ben due emittenti cittadine, Radio Stereo Marche e Radio Fabriano Uno.

«Edgardo Bacchi, ferroviere e gentiluomo. La simpatia elegante conosciuta in quaranta anni nello stesso condominio, il portamento regale mai scalfito dalla malattia, un’allegria vera e sana, ingentilita dallo stile un po’ english mantenuto anche nei momenti più difficili. Pochi hanno onorato la vita come Edgardo, che ha combattuto, per anni e senza sosta, una malattia che in lui aveva trovato un avversario indomabile e roccioso. Guardandolo, in tanti anni, ho imparato che sentimento imponente e luminoso può essere l’orgoglio quando è al servizio della vita e della voglia di vivere. Edgardo ce lo ha insegnato senza mai il segno di un cedimento», il ricordo commosso di Gian Pietro Simonetti.

I funerali si svolgeranno domani, 4 luglio alle 16, nella cattedrale di San Venanzio. Il feretro sarà successivamente tumulato all’interno del cimitero di Santa Maria.