CASTELFIDARDO – Ci sono due fisarmoniche che legano in qualche modo la città di Castelfidardo a Bruno Ganz, il celebre attore svizzero scomparso due giorni fa nella sua casa di Zurigo. Sono le fisarmoniche di “Pani e Tulipani”, il film di Silvio Soldini con cui Ganz nel 2000 vinse il David di Donatello come miglior attore protagonista. «Si tratta di una “Paolo Soprani” nera e una “Rita Livio” del 1949 dai colori cangianti che si trova esposta nel nostro museo e ne siamo orgogliosi», sottolinea in una nota il Museo Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo.
Celebre la scena del film in cui Rosalba – interpretata dall’attrice Licia Maglietta – riprende in mano la fisarmonica dopo anni di abbandono (la “Rita Livio” appunto) ed esegue il brano “Franska Valsen: La gazza Ladra”. Mentre la “Paolo Soprani” compare nel film per accompagnare il canto di Bruno Ganz, la cui voce per l’occasione viene prestata da Lorenzo Castelluccio nel tango “Rosa y Clavel”.
«Ci piace ricordare la scomparsa di Bruno Ganz attore svizzero morto all’età di 77 anni – si legge nella nota pubblicata dal Museo della Fisarmonica -. Ha lavorato in grandi produzioni europee e statunitensi, mettendosi al servizio di grandi registi come Wim Wenders che lo ha diretto nel 1987 ne “Il cielo sopra Berlino”. Ciao Bruno e grazie di tutto».