Attualità

Si è spento il custode del patrimonio culturale di Fabriano. Addio a Giovanni Moretti

Una perdita sentitissima da tutta la comunità per la scomparsa dell'ex dirigente comunale. A lui si deve il prezioso lavoro di custodia e salvaguardia del patrimonio librario durante l’emergenza terremoto del settembre 1997

La Biblioteca Sassi di Fabriano
La Biblioteca Sassi di Fabriano

FABRIANO – È mancato il custode del patrimonio culturale di Fabriano, Giovanni Moretti, storico responsabile dell’ufficio Anagrafe di Fabriano e poi della Biblioteca Sassi è morto ieri, 23 marzo, all’età di 66 anni. Questa mattina, 24 marzo, per colpa dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus anche in città, il funerale verrà celebrato direttamente al cimitero di Jesi. Dopo la benedizione del feretro, si procederà immediatamente con la tumulazione.

Un lutto sentitissimo a Fabriano per la scomparsa di Giovanni Moretti, per anni dirigente comunale. Nel 1998, al termine della Giunta guidata dall’allora sindaco, Giancarlo Castagnari, Moretti ha ottenuto la mobilità interna, cambiando mansione e passando, quindi, dall’ufficio Anagrafe alla Biblioteca, diventando responsabile e acquisendo, contemporaneamente, anche la nomina di direttore della Pinacoteca civica Bruno Molajoli sita in piazza San Giovanni Paolo II, in centro storico. Incarichi che ha lasciato quando è andato in pensione nel 2008.

A Giovanni Moretti si deve il prezioso lavoro di custodia e salvaguardia del patrimonio librario e non solo, durante l’emergenza terremoto del settembre 1997. Emergenza che di fatto si concluse con il trasferimento della sede della Biblioteca in via Buozzi, quartiere Santa Maria, a seguito dell’inagibilità dei locali nel centro storico.

«Una persona di grande cultura, uno storico della seconda guerra mondiale, con una memoria di ferro», ricordano i dipendenti della Biblioteca civica Romualdo Sassi, molti dei quali sono stati formati proprio da Giovanni. Tra gli hobby amava collezionare chitarre elettriche che acquistava anche in America, per poi dilettarsi nel suonare jazz. Una passione musicale che lo ha portato anche ai microfoni della storica Radio 1 Effe negli anni d’oro delle emittenti radiofoniche per condurre un programma musicale. In tanti, anche da Fabriano, avrebbero avuto piacere a partecipare ai funerali del 66enne. Invece, purtroppo, saranno pochissimi coloro che potranno tributargli l’ultimo saluto questa mattina nel cimitero di Jesi.