OSIMO – Causano danni e provocano disagi ai residenti ormai da mesi quei ragazzini terribili che di sera si ritrovano in centro a Osimo. Sono 188 i cittadini di Osimo che hanno presentato un esposto a Carabinieri, Polizia, Municipale e tribunale per i minorenni, al Prefetto, al Questore e al primo cittadino per denunciare quanto sta accadendo da mesi ormai. Si è costituito proprio un comitato, “RispettiAmo il centro”. «Tale iniziativa è stata promossa da un gruppo di residenti che abitano in varie zone del centro storico e che, dopo aver evidenziato all’Amministrazione comunale, in più occasioni già da un anno, le situazioni di degrado e disagio presenti (suggerendo anche proposte per migliorare la situazione), hanno purtroppo riscontrato la necessità di presentare il documento che tenesse conto pure del malcontento rappresentato da molti altri residenti – dicono -. È sicuramente positivo e auspicabile il fatto che un Centro storico sia frequentato anche da persone che non vi abitano, ma questo deve avvenire sempre nel rispetto delle regole di civile convivenza, se non si vuole che si svuoti progressivamente di residenti diventando un quartiere fantasma, frequentato principalmente nei fine settimana soprattutto per esigenze di svago che sempre più comportano un degrado complessivo della sua vivibilità».
Le richieste
L’attenzione è focalizzata nelle aree comprese tra corso Mazzini, piazza Dante, piazza del Duomo e le vie limitrofe. I residenti non demordono e adesso intendono andare fino in fondo alla questione, prima che arrivi l’estate. «La situazione si è resa insostenibile anche considerato che, di recente, alcuni residenti sono stati oggetto diretto di insulti, minacce e aggressioni verbali accompagnate addirittura da sputi per il solo fatto di aver invitato qualche ragazzo a porre fine a propri comportamenti di disturbo della quiete pubblica – continuano i residenti -. Per questo diffidiamo il sindaco e tutte le autorità a prendere i provvedimenti necessari per riportare il centro storico di Osimo alla civile fruibilità di tutti i cittadini, e in particolare degli abitanti della zona racchiusa dalle mura».