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Castelfidardo vara il Reddito di cittadinanza. Critiche dal Pd: «Peggio dei voucher».

Quattrocento euro al mese per 20 ore settimanali di lavoro. Il bando è rivolto a cittadini disoccupati tra i 30 e i 65 anni. Il Partito Democratico contesta il provvedimento: «La paga oraria è inferiore ai voucher e non sono previsti contributi previdenziali»

Il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani
Il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani

CASTELFIDARDO – Il “reddito di cittadinanza”, uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle, a Castelfidardo è già realtà. In attesa di capire se, come e quando prenderà forma su tutto il territorio nazionale, il provvedimento è già stato varato a livello locale dalla Giunta pentastellata guidata dal Sindaco Roberto Ascani, che già lo scorso anno aveva introdotto la misura. Più che un vero e proprio reddito di cittadinanza, si tratta in realtà di una borsa lavoro del valore di 400 euro mensili pagati dal Comune per 20 ore settimanali di lavoro da svolgere in una ditta aderente al progetto. In pratica una versione ridotta e riadattata di quello che invece dovrà essere il provvedimento varato da un futuro Governo a 5 Stelle. Ma il Sindaco di Castelfidardo rivendica il successo dell’operazione. «Ci abbiamo creduto, lo abbiamo fortemente voluto e con altrettanta forza lo rilanciamo confortati dai risultati della sperimentazione», dice il sindaco Roberto Ascani, sottolineando i pregi dell’innovativa formula introdotta lo scorso anno dall’Amministrazione.

Enrico Santini, capogruppo del Pd di Castelfidardo

LE CRITICHE DEL PD – Molto diversa è la posizione del gruppo di opposizione Pd-Bene in Comune. «Dalla nostra analisi – spiega il capogruppo in Consiglio Comunale Enrico Santini – risulta che il Comune paga i 400 e rotti euro del “cosiddetto reddito di cittadinanza” per far svolgere circa 90 ore al mese, quindi 4.5 euro l’ora, ben meno dei tanto vituperati voucher, alle persone selezionate e inserite nelle aziende che hanno aderito. Tra l’altro hanno anche modificato ad hoc il bando per la terza volta e lo hanno prorogato per far si che le persone inizialmente escluse poi venissero ripescate. Dunque, per come l’hanno architettata, l’azienda paga solo l’assicurazione e l’Inail. Non è prevista contribuzione ai fini pensionistici (nei voucher c’era, ndr). Non è previsto un percorso formativo certificato. Non ci sono limitazioni per le aziende. E qui la casistica è ampia: una società che gestisce un servizio comunale (l’asilo nido) ha ben pensato di ridurre i costi  di gestione licenziando (sì, licenziando!) una persona che aveva un contratto a tempo indeterminato e sostituendola con 2 redditi di cittadinanza. Un’azienda che ha una cassa integrazione in corso ne ha preso ben 6. Un noto albergo locale che avrà sì è no 4 o 5 dipendenti ne ha attivati ben 6. Il Sindaco in consiglio comunale ha detto che “le aziende sono contente perché hanno risorse umane a costo zero”. Alla faccia dell’etica del lavoro! Io mi chiedo dove sono i sindacati e le associazioni di categoria? Un imprenditore deve ragionare così?».

Il Sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani

LA POSIZIONE DEL SINDACO – «Una scelta politica che si sta rivelando azzeccata e produce frutti concreti – commenta il primo cittadino di Castelfidardo – Mentre gli uffici raccolgono le candidature per la nuova annualità, stanno infatti terminando le esperienze di chi è rientrato nelle prime tranche ed è dunque possibile stilare un sommario bilancio. Su 35 disoccupati che hanno usufruito delle borse lavoro semestrali (37 in realtà, di cui due hanno rinunciato per aver trovato altra occupazione), stanno maturando le condizioni per l’assunzione da parte delle aziende per ben cinque persone. Un risultato eccellente che ci dà entusiasmo e conferma come il reddito di cittadinanza così concepito rappresenti uno strumento prezioso per tornare ad essere attivi e catturare occasioni importanti».
LE LINEE GUIDA DEL PROVVEDIMENTO – Il bando è rivolto a cittadini di età compresa fra i 30 e i 65 anni in situazioni di difficoltà a causa della perdita dell’occupazione da almeno un anno (documentata dalla scheda professionale) con residenza continuativa a Castelfidardo da almeno 10. E’ inoltre necessario non percepire indennità ed essere in possesso di una certificazione ISEE non superiore ad € 25.000. Il borsista percepirà un rimborso di € 400 mensili a fronte di un impegno di 20 ore settimanali, con oneri a carico del Comune e costi INAIL e assicurativi a carico del soggetto ospitante presso il quale i candidati devono preventivamente sostenere il colloquio ed essere selezionati. Bando e schema di domanda disponibili presso gli uffici dei servizi sociali in via Battisti e sul sito al seguente indirizzo: http://www.comune.castelfidardo.an.it/pubblicazioni/2018/2/bandi/5705/avviso%20pubblico.sito.pdf