Attualità

Castelfidardo, al via il Jazz accordion festival

Da domani, 7 dicembre, a domenica tre spettacoli a ingresso gratuito. «Un programma agile ma di alto livello in cui diamo priorità all’aspetto musicale più che al fisarmonicismo, offrendo occasioni inedite di incontro e espressione», spiega il direttore artistico Simone Zanchini

CASTELFIDARDO – Un festival radicato nell’anima jazz della fisarmonica, organizzato nella culla dello strumento, sostenuto dalle imprese produttrici e delineato nei suoi contenuti da uno dei più grandi artisti contemporanei. Il “Jazz accordion festival” cresce e annuncia una terza edizione di qualità a Castelfidardo ritagliandosi uno spazio importante da domani, 7 dicembre, al 9 con tre spettacoli a ingresso gratuito di cui godere nel cuore della città e di un genere che crea vibrazioni forti e atmosfere intriganti.

«Un programma agile ma di alto livello in cui diamo priorità all’aspetto musicale più che al fisarmonicismo, offrendo occasioni inedite di incontro ed espressione», spiega il direttore artistico Simone Zanchini, che dopo l’eccellente anteprima a tinte statunitensi dedicata a Dick Contino ha puntato per questa tre giorni ad un jazz dai tratti più europei e sperimentali. «Inizieremo venerdì 7 all’On stage club con una serata di stampo creativo con un giovane emergente, Domenico Saccente, che ci è piaciuto coinvolgere per la sua caratteristica di improvvisatore: farà un assolo libero da stili e steccati, senza pezzi confezionati, una rarità nel mondo della fisarmonica a cui aggiungeremo in coda la novità della jam session aperta a tutti coloro che abbiano voglia di partecipare».

Sabato 8 ci si sposta al circolo Boccascena per lo spettacolo clou della rassegna. Ospite il francese Ludovic Beier, accompagnato per la prima volta da una sezione ritmica italiana composta dal chitarrista marchigiano Luca Pecchia e dal contrabbasso del versatile Andrea Alessi. «Mettere insieme musicisti di diversa estrazione è una prerogativa del Jaf, che produce armonie e spettacoli unici e originali – spiega il maestro Zanchini -. Beier è il migliore della sua generazione ad esprimere in maniera innovativa il linguaggio swingante che attinge alla tradizione francese del jazz manouche ispirato da Django Reinhardt». Domenica 9 la chiusura in una cornice più istituzionale in versione matinée al Salone degli Stemmi, con l’AccorDuo, vincitore del premio speciale al Pif 2018: una prima parte lieve ed elegante di cui sono protagonisti Federico Gili e Matteo Marinelli, una seconda affidata all’assolo di Ludovic Beier. Il “Jazz accordion festival” è organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro loco e il sostegno delle ditte Zero Sette, Andrea Ballone Burini, Bugari, Ottavianelli, Brandoni, Victoria e Scandalli.