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Tra le nevi di Courmayeur si balla con il fidardense Kovac

Il 32enne Luca Coacci è il direttore artistico di un noto locale, rifugio alpino dei vip che porta la movida alle pendici del Monte Bianco. Tra musica e cibo buono, si brinderà al nuovo anno a 1700 metri di altezza. Ecco l'intervista

Luca Coacci in arte Kovac alla consolle del SuperG

CASTELFIDARDO – Il fidardense Luca Coacci, in arte “Kovac”, è stato confermato alla guida artistica del SuperG di Courmayeur, il rifugio alpino “rivoluzionario” meta di sportivi famosi e personaggi dello spettacolo, che porta la movida direttamente sulle nevi del Monte Bianco. Un luogo di ritrovo e di intrattenimento per chi vuole godersi la magia della montagna, senza rinunciare alla musica e al divertimento vacanziero. «Questo è il mio terzo anno consecutivo e le responsabilità sono ancora maggiori – spiega Luca –. Stavolta ricoprirò la posizione di area manager per quanto riguarda la parte artistica e sarò anche il resident-dj del club. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo migliorato ancora di più l’impianto audio/luci, e abbiamo aggiunto una regia video con un ledwall che proietta contenuti per interagire con il pubblico».

L’incantevole location del Super G, tra le nevi del Monte Bianco

Si avvicina il Capodanno…come saluterete l’arrivo del 2019?
«A livello di eventi è confermata la partecipazione di Redbull, in tutti i nostri Après Ski del Sabato pomeriggio, insieme agli artisti del Papeete Beach. Mentre il 30 dicembre ospiteremo il live di “Il Pagante”, trio milanese che proprio sui nostri monti ha registrato il video della canzone “Settimana Bianca”. A Capodanno invece si ballerà il pomeriggio e poi dalle 21 fino alle 2.30 saluteremo il nuovo anno con un brindisi esclusivo circondati dalla neve a 1700 metri d’altezza».

 

Dopo le esperienze in Riviera e ora al SuperG, stai pensando di aprire un locale tutto tuo?
«Quest’estate nella riviera è stata una stagione da record grazie al “The Explosion TNT Party”, un format di eventi che ho organizzato personalmente e che ha conquistato tutta la Regione dal Cayo Coco allo Shada e non solo. Comunque penso spesso ad un locale tutto mio, ma nonostante l’esperienza ho ancora voglia di imparare dai migliori prima di fermarmi e intraprendere una mia attività, errore che spesso molti avventurieri dell’intrattenimento fanno per la troppa foga di realizzarsi. Il mio sogno comunque è di aprire un risto-lounge, il perfetto mix tra ristorazione locale e musica di qualità. Sirolo, sul Monte Conero, sarebbe la location ideale».

Kovac insieme ad Alena Seredova, cliente abituale del SuperG

Da addetto ai lavori cosa pensi dei fatti di Corinaldo?
«Troppo difficile giudicare dal Pc. Di sicuro ci sono stati gravi errori e molta sfortuna. Ho assistito in più occasioni a episodi in cui è stato fatto uso dello spray e la reazione è molto soggettiva, a volte tutti rimangono sul posto mentre a volte si crea il caos, purtroppo a Corinaldo è andato tutto storto. Mi sento di dire che i costi di una serata sono esorbitanti, c’è una tassazione troppo alta e da più enti, anche in caso di locale pieno l’utile è davvero risicato se non nullo e quindi i locali per andare in pareggio sono costretti al sovraffollamento. In ogni caso bisogna rispettare tutte le regole e assicurarsi il bene della propria clientela. Abbiamo un grande compito nelle nostre serate, che non hanno neanche le scuole: educare migliaia di persone e non essere tolleranti ai capricci e compromessi della clientela. Non mi trovo d’accordo invece con chi critica i generi musicali odierni, come ad esempio la trap: è vero che il 90% dei testi sono no-sense, inneggiano alla ricchezza senza scrupoli e tutto ciò non mi piace, ma anche Mozart, Guccini, Marylin Manson venivano visti come artisti che davano il brutto esempio. Cambiano le ere, cambiano i gusti, cambiano le generazioni, ma non scaricherei la colpa su tutto questo. I ragazzi a 16 anni sono capaci di intendere e di volere. Ciò che è sicuro è che il gusto per ogni tipo di arte è in netta decrescita».

In passato ti abbiamo visto anche come cantante e produttore…porterai ancora avanti queste tue passioni?
«Ho molti testi in cantiere, ma per ora è tutto fermo a livello produttivo. È una passione che non voglio accantonare, ma penso che la coltiverò più nelle vesti di autore, scrivendo brani per ragazzi talentuosi che collaborano con me nei vari locali delle Marche».