ANCONA – «A pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, l’edificio degli ex Mutilatini sta subendo un progressivo degrado e aggressioni da parte di ignoti, con grande pericolo per l’ambiente e pesante deterioramento dell’immagine turistica di Portonovo».Questa la denuncia dell’associazione Portonovo per Tutti che ricorda, quando solo quattro mesi fa, «comunicavamo ai cittadini, alle associazioni e agli operatori economici locali, la nostra soddisfazione per aver appreso dal Comune dell’imminente uscita del bando per la concessione ventennale a privati dell’ex colonia estiva di Portonovo, ai fini della riqualificazione e futura gestione con utilizzo ad ostello dell’edificio. Purtroppo oggi dobbiamo prendere atto che l’Amministrazione, dopo aver tolto gli ex-mutilatini dalla lista degli immobili da alienare, non ha compiuto ancora i passi necessari per realizzare il sogno di tanti cittadini che vorrebbero il recupero e l’utilizzo a fini socio-culturali dell’edificio. Quello che più ci preoccupa è lo stallo che si è creato e che impedisce l’iter necessario affinché il progetto trovi il naturale compimento».
«Eppure la Giunta – scrive l’associazione – aveva riconosciuto come valida la nostra proposta di recupero, a supporto della quale aveva approvato a novembre la sottoscrizione di un protocollo di intesa con l’Università Politecnica delle Marche e FederParchi Marche per accedere a fondi europei e sviluppare nell’ex-colonia attività a sostegno del turismo sostenibile e dell’educazione ambientale. A pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, invece, l’edificio degli ex-mutilatini è lasciato all’incuria».
L’associazione, dunque, chiede alla Giunta che informi la cittadinanza sullo stato delle cose, in particolare su tre questioni. La prima la trattativa per lo scioglimento del vincolo d’uso con l’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, precedente proprietaria del bene prima che fosse acquistato dal Comune. Poi chiarimenti sull’emissione del bando per la manifestazione di interesse alla ristrutturazione e gestione degli ex-mutilatini come ostello e centro di educazione ambientale. Infine informazioni sulla sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Università Politecnica delle Marche e FederParchi Marche.