JESI- È la partita più attesa, tra poco il fischio d’inizio di Italia-Inghilterra nella finalissima di Uefa Euro 2020 a Wembley. I tifosi sono pronti, l’inno d’Italia, mano sul cuore: inizia la sfida.
In tutta la città sventolano i tricolori, i tifosi si sono radunati negli unici due punti autorizzati all’installazione del maxischermo: San Sebastiano, quartiere di Mister Mancini e al Palasport, davanti all’ingresso dedicato al Mancio.
Al Palasport di via Tabano è il mitico Graziano Fabrizi (alias Figaro) a traghettare il tifo verso il fischio d’inizio e durante tutta la partita, ricca, ricchissima di emozioni e suspance nonostante l’assalto degli Inglesi che già al secondo minuto di gioco conquistavano la rete. Ma l’Italia ci crede fino in fondo, sebbene nel primo tempo sembra che non funzioni il piano di controllo della partita. Eppure passione, determinazione e tattica funzionano e si torna in gioco con uno strepitoso gol di Bonucci al 67esimo.
È linfa vitale per gli azzurri di mister Mancini che riprendono fiato e da lì in poi non si fermano più, con un controllo di palla totale, una fitta rete di passaggi e più tentativi di andare in rete. Sono i rigori a fare da spartiacque: il tris di Berardi-Bonucci-Bernardeschi fa esplodere il tifo, l’Italia conquista il titolo di campione d’Europa. Sembrava un sogno già essere arrivati in finale, ma Mancini ha fatto il miracolo e oggi Jesi, la sua Jesi, lo ringrazia di cuore.
«Una partita fantastica – dice Figaro al termine del match – abbiamo vinto, oltretutto in casa loro, che smacco! Mancini è di Jesi e ora Jesi gli vuole bene “muntobè”! Grande Mancio!». Tantissimi i commenti di entusiasmo, la gioia esplode al PalaTriccoli con fumogeni, petardi e clacson. Si ricanta l’Inno, con ancora più fervore dell’inizio, adesso la gioia è incontenibile e si manifesta con caroselli di auto in giro per la città. Una festa azzurra, monitorata con uno speciale servizio d’ordine di polizia, carabinieri e polizia locale che ha presidiato per tutta la serata affinché non si verificassero incidenti o problemi di ordine pubblico.
La formazione azzurra guidata dal ct jesino Roberto Mancini ha conquistato il secondo trionfo agli Europei dopo quello di 53 anni fa asfaltando l’Inghilterra che non ha mai vinto il titolo. «Eravamo partiti male con un gol al secondo minuto – dice un tifoso – ma ci siamo ripresi alla grande, la squadra non ha mollato anzi, ha spinto fino alla fine. Mancini ci ha regalato tantissime emozioni stasera, forza Azzurri sempre!».
Al termine di un match combattuto e pieno di emozioni, che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi, gli Azzurri hanno strappato la vittoria. A Jesi, città natale del mister Mancini, già nei giorni scorsi il tifo era altissimo, da quando i nostri hanno battuto, domenica scorsa ai rigori, la fortissima Spagna. Sventolano le bandiere, la gente incollata davanti ai maxischermi, l’Italia è davvero unita nel segno dello sport nazionale. Una vittoria che agli Azzurri mancava dal 1968 quando vinsero i Campionati Europei UEFA in casa. Oggi il sogno è realtà. È il giorno degli Azzurri, è il giorno dell’Italia, è il giorno di mister Mancini e di Jesi.