«Se gli altri fanno, dicono, scrivono e convocano, è un problema loro. Sono sempre stato fuori da tutto. Non ho mai accettato la candidatura per il centrodestra, né parlato con qualcuno in modo definitivo. Non capisco come si siano permessi. Queste sono le uniche dichiarazioni che rilascio». A parlare è Vincenzo Scattolini, il candidato a sindaco di Fabriano per il centrodestra per circa 24 ore. Se non è stato record, poco ci manca.
Dalle poche parole di Scattolini appare evidente l’irritazione per tutto ciò che è venuto fuori da questa storia. Il centrodestra ne esce con le ossa rotte in termini di credibilità.
Alle 13:48 di ieri, 8 marzo, viene ufficialmente convocata la conferenza stampa per la presentazione del candidato a sindaco del centrodestra per le 15 del 9 marzo. Nella convocazione si legge il nome di Vincenzo Scattolini a chiare lettere. Si annunciano i presenti e si firma il tutto con il nome dei partiti: Forza Italia, Fratelli D’Italia, Lega Nord e Democrazia Cristiana.
Da quel momento, sono partite ore di grandi consultazioni ufficiose. Una sorta di notte dei lunghi coltelli. Nessuno, in apparenza, ha mai messo in discussione il nome e la persona di Scattolini. Ma, in realtà, tutti erano pronti a seguire il proprio orticello, come anticipato nei precedenti articoli sull’argomento.
Questa mattina, 9 marzo, infatti, ecco le defezione ufficiali. Prima la Lega Nord e, a sole due ore dalla conferenza stampa, anche Fratelli D’Italia si è chiamata fuori. Nessuno, però, ha avuto il coraggio di metterci la faccia e annullare ufficialmente l’appuntamento con la stampa. Risultato: la foto con le sedie vuote che, sicuramente, rende molto più di tante parole.
Che succederà a questo punto? Il rischio concreto è che la coalizione non ci sia più e ognuno vada da solo, a patto che si riesca almeno a raggiungere il numero minimo per formare la lista, 16 nomi. In tal caso, Fratelli D’Italia spinge per il giovane Alessandro Gentili come candidato a sindaco. Mentre la Lega Nord, punta sull’attuale consigliere comunale di opposizione Danilo Silvi. Forza Italia è in altre faccende affaccendata.
Appare del tutto evidente che, ad oggi, manchi un nome in grado di unire nuovamente la coalizione. Di certo, Vincenzo Scattolini – senza alcuna colpa – è rimasto vittima di giochi di palazzo fra Ancona e Fabriano.