NUMANA – Anche il porto di Numana si rifà il look: i lavori, per oltre 11 milioni di euro, partiranno nel 2026 e saranno conclusi entro il 2029. Stamattina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, accompagnato dal sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, ha effettuato un sopralluogo al porto proprio riguardo alla realizzazione dell’intervento del valore di 11 milioni e 400 mila euro per il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza del bacino portuale tramite la realizzazione di nuove opere foranee. I lavori prevedono il rifacimento delle dighe foranee, la chiusura degli attuali accessi al porto, la realizzazione di un’unica entrata e uscita al centro, con possibilità di accesso su entrambi i lati delle dighe in questione, ma anche il dragaggio del porto che potrà quindi ospitare imbarcazioni che pescano di più di quelle attualmente accolte. L’intervento è ricompreso nell’accordo per la coesione 2021-2027 siglato ad Acqualagna in data 28 ottobre 2023 tra la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e la Regione Marche.
Al porto di Numana, intanto, sono in via di ultimazione altri lavori, come spiega il sindaco Gianluigi Tombolini: «E’ un momento molto felice per la comunità numanese, finalmente andiamo a iniziare la realizzazione di un sogno. Abbiamo già in fase di conclusione i lavori a terra, che comprendono la zona bagni, il pronto soccorso, la zona destinata alla Croce Rossa e alla capitaneria di porto, anche lì come per la passeggiata lungo la banchina con ombreggianti che hanno la caratteristica di essere retrattili in caso di forte vento per evitare eventuali danni, viste anche le condizioni climatiche sempre mutevoli in questi periodi. E poi l’inizio di una passeggiata, che abbiamo annunciato un anno fa, in campagna elettorale, e che proseguirà per tutto il lungomare, un punto di incontro e di vitalità per il porto non solo nel periodo estivo ma anche in quello invernale». Quindi Tombolini parla dell’altro intervento, quello degli oltre 11 milioni che punta alla sicurezza del porto numanese: «Potremo ospitare barche tutto l’anno, un valore aggiunto per l’economia della città. Poi sistemeremo tutta la diga foranea, ci sarà tutta una passeggiata, chiuderemo le attuali entrate e ci sarà un’unica entrata al centro del porto. Cosa che ci consentirà non solo di avere un porto in sicurezza, ma anche di ospitare barche con un pescaggio maggiore». Le tempistiche sono chiare e anche «molto severe», come chiarisce Tombolini: «I lavori cominceranno nel 2026 e dureranno tre anni. Abbiamo anche l’esigenza che durante la stagione estiva il porto sia fruibile, non si lavorerà quando ci sono i turisti. Tra quattro anni avremo il porto nuovo».



Non da ultimo, l’arrivo di Francesco Acquaroli, che insieme a Tombolini ha visitato i lavori già ultimati e che s’è intrattenuto con il sindaco lungo la diga foranea: «Sono lavori importanti in una città importante, simbolo della Riviera del Conero, simbolo della regione Marche – spiega il presidente –. Lavori molto attesi, ogni anno qui viene effettuato un dragaggio per rendere fruibile il porto e per rendere il turismo nella regione sempre più d’eccellenza. Con la realizzazione di questo nuovo progetto il dragaggio verrà ridotto, perché l’imboccatura del porto sarà rivolta a una sola parte del mare e dunque dovrebbe diminuire l’entrata del materiale, ma anche perché sarà più piccola e quindi saranno anche ridotti i costi dell’eventuale dragaggio. E poi sarà un porto sicuro, perché entreranno meno le mareggiate (le dighe foranee saranno più alte di quelle attuali, ndr), potrà ospitare imbarcazioni di tipo diverso e potrà essere anche accompagnato da tutta una serie di infrastrutture all’altezza che renderanno il nostro territorio sempre più attrattivo. Questo è uno dei nostri obiettivi sia dal punto di vista turistico ed economico, ma anche infrastrutturale: una regione come la nostra, bagnata dal mare da nord a sud, non può non avere un’infrastruttura turistica a livello portuale e che possa garantire anche nella bassa stagione di ospitare imbarcazioni».