Attualità

Nuova discarica nel Maceratese: a Recanati istituito un tavolo tecnico per tutelare il territorio

Il sindaco Antonio Bravi, che una settimana fa aveva anche incontrato i cittadini, ha chiesto di «lavorare uniti in azioni concrete per scongiurare questo pericolo»

Immagine di repertorio

La costruzione di una nuova discarica nel Maceratese – conseguente alla chiusura di quella di Cingoli che è giunta a esaurimento – preoccupa alcuni sindaci del territorio i cui comuni sono stati individuati o scorso 26 giugno dopo l’Assemblea dei Sindaci dell’ATA 3. In quell’occasione, a seguito dei criteri approvati, erano stati individuati i siti idonei ad accogliere la nuova discarica che ricadono sui territori di Corridonia, Recanati, Camerino, Pollenza, Macerata e Sant’Angelo in Pontano.

Al momento non è ancora stato deciso il sito definitivo ma i comuni avevano sin da subito espresso la loro contrarietà con la presa di posizione dei sindaci e la costituzione di comitati contro la discarica. A Recanati il sindaco Antonio Bravi ha quindi deciso di istituire un tavolo tecnico coordinato dagli architetti Maurizio Paduano, Carlo Brunelli e da altri professionisti.

«Ritengo che le questioni giuridiche e tecniche siano importanti ma più importante sia il buon senso, la maturità e la lungimiranza del presidente della Provincia Antonio Pettinari e dei colleghi sindaci – ha detto il primo cittadino Antonio Bravi – con i quali dobbiamo trovare nuove soluzioni evitando di mortificare il paesaggio Leopardiano e il turismo che rappresenta un motore di sviluppo fondamentale per il nostro territorio, come possiamo ben vedere anche  in questi giorni di eccezionale afflusso nella nostra bella città».

L’Ufficio Tecnico del Comune di Recanati aveva già proposto una relazione per contrastare l’individuazione dei siti individuati e spetterà ora al tavolo tecnico predisporre dei documenti per avvalorare ulteriormente questa tesi. Circa una settimana fa a Recanati i cittadini avevano anche incontrato il sindaco Bravi e l’assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo per esporre le loro perplessità e la loro preoccupazione sulla costruzione della nuova discarica nel territorio della città leopardiana.

«La partecipazione popolare a decisioni difficili è di fondamentale importanza e la mobilitazione di alcuni gruppi di cittadini e cittadine rende l’idea di quanto valore si dà alla bellezza nella quale viviamo immersi e rafforza la posizione dell’amministrazione – ha concluso Bravi -. Uniti in azioni concrete e di sensibilizzazione sono certo che riusciremo a scongiurare questo pericolo».

A Mogliano invece il sindaco Cecilia Cesetti – dopo l’attacco del gruppo di minoranza “Mogliano313” che ha chiesto al primo cittadino il motivo della votazione contro le proposte dirette a scongiurare l’installazione della nuova discarica provinciale nei comuni inseriti nel cratere sismico – ha chiarito la sua posizione.

«L’ATA 3 di Macerata, con la Delibera di Assemblea n. 10, ha provveduto a rettificare il precedente atto n. 9 del 26/06/2020 al fine di apportare la dovuta correzione in relazione al voto espresso sull’emendamento n. 6 che è stato a favore e non contrario, come erroneamente riportato nel primo verbale – ha spiegato Cesetti -.  Si tratta di un mero errore materiale compiuto in sede di redazione del verbale che, peraltro, non altera il voto finale dell’Assemblea che ha comunque respinto l’emendamento. Il fatto quindi non avrebbe avuto alcun rilievo pratico se l’accaduto non fosse stato strumentalizzato sia dalla sezione locale di un partito politico sia dal gruppo consiliare “Mogliano 313” che ha ripreso e rilanciato una sterile e capziosa polemica, priva di fondamento».