«Un primo, fondamentale obiettivo raggiunto, che assume un valore non solo economico, ma anche simbolico, per tutto il settore dello Spettacolo dal Vivo marchigiano; un segno di attenzione e di vicinanza delle istituzioni nei confronti di uno dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia, già precedentemente in crisi». Così il C.A.M. (Coordinamento Artisti della scena Marchigiana) commenta lo stanziamento di 970.000 euro da parte della Giunta Regionale, a integrazione dei sostegni nazionali, per tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo delle Marche. Si tratta – fa sapere il coordinamento, «del raggiungimento di un importante risultato ottenuto dopo mesi di concertazione con la Regione Marche, in particolare con gli Assessorati alla Cultura e al Lavoro, in collaborazione con le sigle sindacali».
Mesi di chiusura forzata di teatri, cinema e altri spazi pubblici per lo spettacolo dal vivo hanno messo in ginocchio una intera categoria di lavoratori ormai allo stremo. «Con la riapertura – ha fatto sapere ieri l’assessore regionale alla cultura, Giorgia Latini, nell’annunciare il provvedimento – le attività potranno riprendere nel rispetto di appositi protocolli anti Covid 19, ma questo non potrà certo cancellare il danno subito in questi lunghi mesi di inattività. Il dialogo aperto con sindacati e operatori di settore ha evidenziato la necessità di intervenire a favore dei lavoratori dello spettacolo che hanno avuto progressivamente accesso ai diversi provvedimenti nazionali e regionali, prevedendo una integrazione ai sostegni statali in corso di erogazione in queste settimane».
Il sostegno prevede una prima erogazione diretta, rivolta ai singoli lavoratori dello spettacolo già percettori dei ristori nazionali, grazie ad una convenzione appositamente stipulata tra Regione Marche e INPS, e, successivamente, la possibilità per associazioni e partite Iva di richiedere un finanziamento a fondo perduto, tramite apposito portale regionale. Si tratta di una platea stimata di circa 1100 lavoratori ai quali verrà assegnato un contributo una tantum pro capite di massimo 700 euro. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche prevedono una quota di 400 mila euro da parte dell’assessorato regionale al Lavoro, provenienti da fondi POR-FSE e di 370 mila dalla Cultura attinti dal fondo vincolato Covid di cui alla LR 20/20. In ambito culturale ulteriori 200 mila euro circa, saranno resi disponibili per un prossimo intervento che riguarderà invece le imprese dello spettacolo in base ai codici ATECO, così da poter allargare l’intervento di sostegno.
C.A.M. (Coordinamento Artisti della scena Marchigiana) è un movimento informale di compagnie, artisti e maestranze tecniche delle Marche, nato lo scorso anno, nei giorni del primo lockdown e dei teatri chiusi e senza prospettive lavorative. In quei mesi, in tutta Italia si sono creati coordinamenti per difendere e divulgare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo. L’obiettivo primario del CAM è creare un dialogo diretto con le istituzioni, i primo luogo la Regione, per ottenere riforme strutturali per migliorare la situazione lavorativa del comparto.
«Dopo l’invio, nel luglio 2020, di una lettera alla precedente giunta regionale (presidente, assessore alla Cultura, assessore al lavoro), firmata da più di 150 lavoratori con la richiesta di un tavolo di confronto sulle criticità legislative, il Coordinamento ha avviato un dialogo con la sezione regionale di SLC-CGIL (e tramite questa anche di altre aree sindacali e associazioni di categoria come FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, ASSOARTISTI, AGIS) per colmare un vero gap regionale rispetto alla rappresentanza sindacale del mondo dello Spettacolo», fa sapere il CAM. «Si è così consolidato un fruttuoso rapporto di collaborazione, pur nel mantenimento di una autonomia del Coordinamento, costruendo un rapporto inedito e reciprocamente proficuo di interdipendenza con le sigle sindacali, tale da portare prima alla riuscita manifestazione del 30 ottobre ad Ancona, poi ad una prima convocazione da parte dell’Assessore alla Cultura Giorgia Latini e ora, dopo una serie di incontri e approfondimenti, alla costituzione di un tavolo tecnico permanente con la Regione Marche, al quale, oltre alle rappresentanze sindacali, siedono anche tecnici e artisti, lavoratori capaci di descrivere, dall’interno, in modo dettagliato e propositivo, un mondo complesso e frastagliato».
Grazie alla collaborazione con le maestranze tecniche delle Marche, il CAM ha presentato alla Regione l’innovativo progetto CuraTeatri e, in sinergia con i sindacati, una precisa rimodulazione della Legge 11/2009 sullo Spettacolo dal Vivo, proposte in parte già recepite nel nuovo Piano Triennale Cultura 2021-23. Il coordinamento sta inoltre diventando punto di riferimento per le amministrazioni locali, tanto che l’assessore alla Cultura di Ancona, Paolo Marasca, a nome di un gruppo di sindaci nazionali impegnati in un confronto serrato con il Ministro della Cultura Franceschini, ha incaricato il gruppo di monitorare e farsi portavoce delle situazioni più marginali del mondo dello spettacolo, quelle escluse anche dai ristori, così da presentare una relazione al Ministero tale da tutelare “un settore allo stesso tempo così fragile e così imprescindibile per la ripartenza culturale e sociale del Paese”.