PESARO – Effetto domino, i servizi sanitari legati alla salute mentale, attualmente a Muraglia, finiranno in locali in affitto in giro per la città e nei comuni limitrofi.
A fare il punto è il consigliere Pd Andrea Biancani. «Pediatria e Psichiatria finiranno a Fano, nonostante manchino ancora i progetti del nuovo dell’ospedale. La Regione ha cestinato un progetto già pronto solo per tornaconto “elettorale”. Gli spostamenti dei servizi legati alla salute mentale e alla Psichiatria – spiega Biancani – dovevano avvenire entro settembre 2024, per poter permettere l’abbattimento delle attuali palazzine e la costruzione del nuovo ospedale. Non capisco l’accelerazione che ha voluto imprimere la Regione, che pretende di spostarle ora, in assenza, addirittura, del progetto del Nuovo Ospedale di Pesaro».
Biancani continua: «Da tempo segnalo le criticità di questa operazione che porterà allo spezzettamento delle sedi dei vari servizi, provocando notevoli disagi per i pazienti che hanno bisogno di essere inseriti invece in contesti sociali vivi e accoglienti, per le loro famiglie, costrette a spostamenti più frequenti e distanti e per il personale sanitario che dovrà fare avanti e indietro da una sede alle altre. Il tutto in una condizione già critica per la carenza di personale, che diventerà ancora più evidente, quando un medico dovrà perdere parte del suo turno per spostarsi in macchina da un servizio all’altro. Si tratta di una scelta anche economicamente sbagliata, perché, invece di sistemare la parte di proprietà della Regione dell’ex manicomio San Benedetto, per realizzare l’area della Salute Mentale, per cui ci sarebbe già un progetto pronto, si preferisce cercare sedi in affitto».
Non c’è solo psichiatria. «Si aggiunge ora la notizia del rischio dello spostamento a Fano di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, che sono stati riattivati nell’ospedale di Pesaro, dopo la chiusura a causa del Covid, appena 9 mesi fa. Una riapertura che ha comportato lavori importanti, pagati con risorse pubbliche, e oggi già si sta pensando di richiudere tutto. Addirittura, sarebbe a rischio anche il Pronto Soccorso Pediatrico. In realtà, anche questi reparti dovrebbero essere spostati entro il 30 settembre 2024 per fare posto, tra oltre 1 anno, alla oncologia e alla ematologia per i lavori di realizzazione del nuovo ospedale, per il quale ricordo ancora manca il progetto».
«Le conseguenze di queste prime scelte, sull’area materno-infantile, saranno un aumento delle famiglie che sceglieranno di andare a partorire fuori regione, un aumento della mobilità passiva e un aumento dei disservizi per i cittadini».