Ascoli Piceno-Fermo

Il nuovo ospedale di San Benedetto sorgerà a Ragnola: c’è l’ok della giunta comunale

Manca, però, il sì definitivo da parte della Regione Marche, che dovrebbe arrivare nel corso delle prossime settimane

Il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Novità in vista, per quanto riguarda la realizzazione del nuovo ospedale di San Benedetto del Tronto. La giunta comunale, infatti, guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo, ha stabilito che la nuova location sarà il quartiere Ragnola. Più precisamente, l’area individuata è quella tra viale dello Sport e via Sgattoni.

Il progetto

Nella delibera, in particolare, viene specificato che si tratterà di un ospedale di primo livello. Anche se il vertice regionale, in realtà, nel consiglio aperto di alcuni mesi fa, sottolineò il fatto che la dotazione di reparti e servizi attribuibile ad una struttura di primo livello sarebbe stata spalmata, nel Piceno, su due plessi. Nel progetto, oltre all’ospedale, è prevista anche la costruzione di una casa di comunità e di un parcheggio con almeno 650 posti auto. Finalmente, dunque, sembra si sia arrivati a una decisione definitiva sull’area in cui allestire il nosocomio, che servirà tutta la riviera. Manca, però, il sì definitivo che verrà probabilmente espresso nelle prossime settimane da parte della Regione Marche.

L’altro fronte

Intanto, una buona notizia è arrivata per la città di San Benedetto del Tronto. Infatti, sono stati destinati due milioni e 400mila euro alla bonifica dell’ex piattaforma ecologica di via Val Tiberina, a Porto D’Ascoli. «Questo è un grande risultato raggiunto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Regione Marche, ed in particolar modo con il presidente Francesco Acquaroli e il senatore Guido Castelli – spiega il sindaco Antonio Spazzafumo -. E’ dal 2010, anno di fallimento della ditta che gestiva il sito, che i cittadini di San Benedetto si aspettavano un intervento risolutivo a questa vicenda: ora, grazie al finanziamento regionale, nel biennio 2023-2024 saranno rimossi i rifiuti fonte primaria di inquinamento e sarà redatto ed attivato il piano di caratterizzazione col quale sarà definita l’analisi di rischio sanitario-ambientale. Come sempre, questo è un successo di squadra, di collaborazione costruttiva tra uffici comunali e assessori, tra politica e realtà locali, che operano congiuntamente lontano dai riflettori delle polemiche a tutti i costi».

© riproduzione riservata