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Nuovo plesso scolastico di Cerreto D’Esi, il Pd attacca la Giunta Porcarelli

I Democrat pronti a rivolgersi alle Autorità competenti sulla querelle legata alla costruzione dell'edificio: «Con quali fondi verranno eseguiti i restauri necessari se li utilizziamo per comprare la terra della famiglia Porcarelli?»

Cerreto d'Esi
Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI – «Mentre tutti noi siamo impegnati nel resistere a questa terribile pandemia, lo Stato e le Istituzioni messi alla prova dagli immani problemi economici, sanitari e sociali, il nostro Sindaco continua nei suoi progetti allucinanti relativi alla costruzione del nuovo polo scolastico».

Questo l’incipit del duro affondo del Pd di Cerreto D’Esi nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata da Giovanni Porcarelli. Il riferimento è alla telenovela legata alla costruzione del nuovo plesso scolastico attraverso i fondi della ricostruzione. Ebbene, il terreno prescelto, che dovrà essere pagato, è riconducibile alla famiglia Porcarelli.

«Lo studio di fattibilità – evidenziano dal Pd – è stato approvato dagli Assessori, durante la Giunta del 26 marzo scorso, Sindaco assente. Gli assessori in oggetto si accollano sulle loro spalle il ruolo di esecutori di cinici ordini il cui responsabile si guarda bene da associare alla sua persona, Giovanni Porcarelli».

La seconda osservazione è relativa al progetto. «La Giunta comunale si prefigge di costruire asilo nido, scuola materna, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado? Ma non sanno i geni che ci amministrano che la scuola materna non è danneggiata? Che ci facciamo con lo stabile costruito negli anni novanta del secolo scorso? È giusto spendere soldi per la ricostruzione post terremoto di un nuovo stabile quando il vecchio non è stato danneggiato? Si possono gettare via soldi pubblici in questo modo? Siete sicuri che lo Stato finanzierà questa scellerata scelta? Non si corre il rischio che vengano decurtati i fondi per questa inutile spesa? E chi pagherà nel caso?», domandano i Democrat cerretesi. 

La Giunta ha deciso di utilizzare per l’acquisizione dei terreni i fondi che provengono da una assicurazione stipulata a suo tempo a garanzia da eventuali danneggiamenti da terremoti o altro. Siccome il Palazzo comunale è stato dichiarato inagibile in parte, l’assicurazione ha proceduto al saldo. «Con quali fondi verranno eseguiti i restauri necessari se li utilizziamo per comprare la terra della famiglia Porcarelli? Siamo sicuri che a quel punto l’assicurazione non faccia rivalsa? Questo orribile progetto di Porcarelli avrebbe una ricaduta devastante per il paese e il suo sviluppo futuro. Ci troveremo alla fine dell’opera con ben quattro edifici di cui non sapremo cosa fare e che costeranno ingenti fondi per la loro manutenzione: tutti gli edifici scolastici oggi esistenti oltre all’asilo nido. Il Palazzo comunale non restaurato, uno spreco notevole di denaro pubblico. Ci guadagna solo chi vedrà acquisiti i propri terreni», ironizza il Pd.

Ipotesi per la costruzione del plesso scolastico a Cerreto D’Esi

Ma quale saranno i tempi? «La Giunta ha approvato un cronoprogramma che prevede che entro il 6 agosto si esamino le proposte e venga nominato il vincitore dell’incarico di progettazione. Risulta che gli eventuali progettisti che concorrono siano obbligati a un sopralluogo. Mi chiedo con le ordinanze sulla circolazione per via del coronavirus come questo obbligo possa essere ottemperato. Forse oltre ai terreni abbiamo anche corsie preferenziali per gli studi tecnici? Spero di no nel qual caso sarà interessante vedere cosa ne pensa la Procura della Repubblica».

Accenno finale, sulle prossime mosse del Pd di Cerreto D’Esi. «Noi ci opporremmo con tutte le nostre forze a questo progetto “orribile” e dannoso per le future generazioni. Lo faremo in tutte le sedi politiche, amministrative e istituzionali. Coinvolgeremo la magistratura penale e la Corte dei Conti per valutare se ci siano responsabilità individuali e collettive. Fermatevi, ultimo avviso».