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Offagna, Cna a favore della fusione

Il dissesto economico in cui versa il borgo quattrocentesco preoccupa cittadini e imprese. La confederazione degli artigiani chiede di aprire il dibattito ai cittadini

OFFAGNA – La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa lancia l’allarme sul dissesto del Comune di Offagna che causa gravi conseguenze sulla gestione dei servizi alle imprese e sulla tassazione locale. «Gravissime le ripercussioni, come le difficoltà nell’espletare servizi fondamentali come il Suap, lo sportello unico delle attività produttive, necessario per la nascita delle imprese ma anche disagi nei servizi erogati da scuole e musei – dice Cna -. Occorre un dibattito urgente sulla fusione e uno sforzo di solidarietà dei Comuni limitrofi».

Già a maggio la Cna aveva ritenuto necessario avviare un dibattito con la cittadinanza offagnese incentrato sulla necessità di vagliare l’ipotesi di una fusione, operando una scelta tra Ancona e Osimo, scelta che spetta solo ed esclusivamente agli abitanti e alle imprese di Offagna.

«Il calvario di questo Comune non si concluderà con le elezioni. Il dissesto è di tale portata (ultimo esempio la multa per lo sforamento di bilancio del 2015) che l’unica soluzione che la Cna vede è la fusione con uno dei due Comuni limitrofi. Per far sì però che tale operazione vada a buon fine occorrerebbe un confronto pubblico trasparente e ragionato che ponga i cittadini di fronte alla realtà, altrimenti i debiti rimarranno e il dissesto potrebbe far perdurare uno stato di malessere e restrizioni economiche più lungo di quanto si possa immaginare e sopportare», spiega l’ente degli artigiani.

Dall’altra parte occorre urgentemente, da Osimo passando per l’Unione dei Comuni fino ad arrivare ad Ancona, una solidarietà che permetta di alleviare le difficoltà della piccola comunità offagnese. Riuscire in questo momento a condividere i servizi è fondamentale per la stessa sopravvivenza dei servizi primari a Offagna.

«Secondo la Cna – spiega Andrea Cantori, segretario Cna della zona sud di Ancona – la soluzione fusione è ormai sdoganata ma per avere successo, i precedenti insegnano, occorre un dibattito interno che coinvolga la comunità, vero e senza menzogne per permettere di scegliere con libertà e soprattutto capire con chi fondersi (Osimo o Ancona). Dall’altro canto però occorre che tale soluzione abbia delle garanzie per i cittadini in termini di centri decisionali e di erogazione di servizi: è evidente che la paura del piccolo Comune di fronte ai due grandi è quello di divenire marginale. Per tale ragione è fondamentale studiare per la fusione una governance che non mortifichi i cittadini di questo splendido paese».