OFFAGNA – «Una salsiccia con veleno per le lumache (metaldeide) contro la quale non c’è antidoto specifico. È stata confezionata per un meraviglioso gattino di Offagna che ora sta male, da qualcuno che non ha ancora un nome. Condividete per favore, affinché anche i vostri animali non rischino nulla».
A raccogliere l’appello di un offagnese è il Biagio’s group – amici in fuga Marche, associazione che si prende cura degli animali. Non è la prima volta che casi di avvelenamento da polpette si verificano nel borgo medievale dove mesi fa molte persone avevano segnalato la presenza di bocconi o di calce ai bordi delle strade. In particolare un cane di taglia media aveva ingerito una polpetta piena di veleno, era stato sottoposto a intervento ma data la grande quantità di veleno ingerita per quell’animale nulla prometteva bene e dopo diverse ore è sopraggiunta la morte.
Anche a Osimo la scorsa settimana un padrone accorto è riuscito a togliere di bocca un agglomerato di carne pieno di una strana sostanza che il suo cagnolino si era fiondato a ingerire, segnalando tutto al veterinario e ai vigili. Stava passeggiando per Osimo con la sua cagnolina al guinzaglio, nel parco sotto al maxiparcheggio quando, a un certo punto, l’animale è corso in una direzione precisa mettendo in bocca qualcosa che stava per ingerire. Il proprietario è riuscito subito a farglielo sputare.
«Mi è sembrata una polpetta, allora ho cercato un po’ lì vicino e ne ho trovata un’altra. Le ho portate a casa entrambe e le ho sezionate per vedere se fossero imbottite di chiodi ma spaccandole a metà non c’era nulla all’interno e mi è venuto il dubbio che possano essere state avvelenate», ha commentato l’osimano.
Il materiale rinvenuto sarà portato dal veterinario ma è quasi certo che quegli agglomerati di carne dallo strano colore siano stai posti lì per fermare le passeggiate di cani e gatti: «Mi rendo conto che stiamo affrontando un’emergenza molto grave per la salute umana ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia su atteggiamenti incivili che potrebbero mettere a rischio la vita dei nostri amici a quattro zampe».