Il comparto dell’olio di oliva sta conoscendo un nuovo corso ed è pronto per un salto di qualità: da sempre è un alimento funzionale ricco di nutrienti che fanno bene alla salute, ma gli stili di vita contemporanea richiedono talvolta, anche a tavola, quella ‘marcia in più’. Su questa direttrice sta lavorando, da diversi anni, la Fattoria Petrini di Monte San Vito, azienda agricola tra i pionieri del biologico e precursori di una cultura salutistica legata all’olio.
Da un’idea di Francesca Petrini, che gestisce l’azienda insieme al fratello Cristiano, l’azienda marchigiana sperimenta e brevetta nuovi prodotti che abbinano le naturali ed elevate proprietà nutritive ed organolettiche dell’olio extra vergine di oliva biologico alla capacità di questo alimento di farsi vettore e veicolo di vitamine appositamente aggiunte. Nel 2005 è nato il “Petrini Plus” arricchito con le vitamine D3, K1 e B6 atte a favorire l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa. Nel 2023 ha creato il “Raffaello 1483”, olio evo con vitamine D, B6 e B12 che favoriscono il benessere psicofisico, particolarmente indicato nei periodi di stanchezza, stress o convalescenza, e in presenza di diete povere o prive di alimenti di origine animale, come nel caso delle diete vegane.
Il nuovo olio intitolato a Raffaello Sanzio, tra i massimi artisti del Rinascimento, ha debuttato ad inizi marzo a “Olio Officina Festival” di Milano, e in questi giorni è ospite della 31esima edizione di Tipicità a Fermo, il festival del Made in Marche che ogni anno si fa portavoce dei sapori, delle idee, delle passioni e delle tradizioni enogastronomiche regionali.
Al Fermo Forum, all’interno della Galleria CNA Marche – un’ampia zona collettiva che alle imprese associate dedica spazi, iniziative e convegni di interesse – la Fattoria Petrini ha presentato la sua ricerca in un evento scientifico, dal titolo “Gusto arte e scienza al servizio della salute” moderato da Raffaello De Crescenzo, giornalista del Corriere Adriatico. L’incontro è stato introdotto dai saluti dei rappresentanti Cna, con il responsabile nazionale agroalimentare Gabriele Rotini, e il presidente Cna Marche Paolo Silenzi, ed è proseguito con gli interventi di Francesca Petrini, della prof.ssa Laura Mazzanti, direttrice Fondazione Salesi di Ancona e già professore ordinario di Biochimica Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica Marche, e di Gaia Salvi, allieva della Poliarte di Ancona che ha curato il design del Raffaello 1483.
«Raffaello 1483 è un progetto culturale e scientifico che stiamo presentando in musei e luoghi dell’arte e della scienza», ha esordito Francesca Petrini. «Si ispira ad un illustre marchigiano, Raffaello Sanzio, e all’ideale classico di bellezza rinascimentale, che è armonia e equilibrio, un concetto che trasliamo in un olio arricchito di vitamine che favoriscono l‘equilibrio e l’armonia della persona. È frutto di una ricerca nutrizionale alla cui base c’è lo studio del rapporto cibo salute e del rapporto cibo ambiente. Abbiamo osservato che anche tra la popolazione, italiana, nella patria della dieta mediterranea che tanto bene fa alla salute, le carenze nutrizionali sono sempre più diffuse. Il problema è che ci stiamo allontanando da regimi alimentari sani, troppi gli zuccheri, troppe le proteine, troppi i grassi… sono regimi squilibrati e carenti di vitamine che regolano le funzioni del nostro organismo. Dunque siamo partiti dall’idea che l’olio extravergine di oliva, buono e digeribile, è un alimento che entra nella nostra dieta quotidianamente; grazie alle vitamine di cui lo abbiamo arricchito, può aiutarci ogni giorno in maniera gustosa a far assorbire al nostro corpo quelle sostanze, come le vitamine, di cui alcuni regimi alimentari contemporanei sono carenti».
La professoressa Laura Mazzanti, direttrice della Fondazione Ospedale Salesi Onlus di Ancona, negli anni passati ha condotto sul Petrini Plus la sperimentazione clinica della facoltà di medicina della Politecnica delle Marche su alcune fasce di popolazione, tra cui donne e bambini. «Da sempre l’olio d’oliva – ha spiegato – è considerato a metà strada tra alimento e medicinale. Oggi, numerosi gruppi di ricerca e indagini stanno rafforzando la convinzione che l’uso quotidiano di olio evo, grazie alla presenza di acido oleico – aiuta a prevenire alcune delle patologie più diffuse nella civiltà industrializzata occidentale, tra cui l’aterosclerosi, l’obesità e l’invecchiamento precoce. L’olio d’oliva di qualità è poi ricco di polifenoli, molecole con proprietà antiossidanti. Arricchendo l’olio con le vitamine, si introducono nell’organismo ulteriori sostanze importanti per la salute. La vitamina D, ad esempio, non ha solo effetti sul metabolismo del calcio e del fosforo, ma è capace di modulare l’immunità innata e adattiva, la crescita e il differenziamento cellulare, le funzioni cardiovascolari e numerose funzioni ormonali».
«La vitamina B6 – ha proseguito la Prof. Mazzanti – è implicata nel normale sviluppo e mantenimento del tessuto osseo e contribuisce alla normale regolazione dell’attività ormonale. Somministrata insieme alla vitamina B12 e all’acido folico, mantiene livelli normali di omocisteina nel sangue, con funzione preventiva non solo a livello cardiovascolare ma anche nei confronti delle alterazioni a carico del tessuto scheletrico, inoltre è utile per la normale funzione del sistema immunitario. Infine, la Vitamina B12 è necessaria per la formazione dei globuli rossi sani, per la sintesi del Dna e la mielina, la guaina che riveste le fibre nervose: l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla, per cui è necessaria assumerla attraverso alimenti di origine animale o attraverso specifici integratori». In conclusione, ha spiegato la dottoressa, «un olio come il Raffaello 1483 può essere consumato da tutti, ma la sua formulazione è particolarmente adatta ai vegani, alle persone con anemia mediterranea, e a coloro che soffrono di disturbi del comportamento alimentare come anoressia e bulimia».
A chiudere il convegno, Gaia Salvi, la studentessa in web design che ha creato l’immagine del nuovo olio della Fattoria Petrini, nell’ambito della collaborazione tra l’azienda di Monte San Vito e l’accademia di Belle Arti e design Poliarte di Ancona. «Vengo da Urbino, Raffaello Sanzio lo vediamo in tutte le ‘salse’, è una figura iconica nota in tutto il mondo, un emblema del Rinascimento, dell’Italia e delle Marche. Ho lavorato dunque sulla sua silhouette, in un design che da un lato fosse coerente nei colori e nelle forme al Petrini Plus, e al tempo stesso innovativo nello stile dei testi. Ne è nato un disegno ed un prodotto visivamente semplice, in linea con una azienda di una terra in cui la semplicità è un valore».