FABRIANO – Si è conclusa domenica 30 gennaio scorso la mostra dedicata ad Allegretto Nuzi allestita nei locali della Pinacoteca civica Molajoli a Fabriano. Aperta ad ottobre, ha fatto registrare in tutto 5.500 persone che hanno ammirato le opere di Allegretto alcune delle quali tornate per l’occasione nella sua città. Un risultato che soddisfa l’Amministrazione comunale considerate le stringenti regole in vigore per prevenire la diffusione della pandemia da Coronavirus. Su 5.500 visitatori, 1.938 ingressi sono fabrianesi, considerando che erano esentati dal pagamento del biglietto, certamente un numero esiguo.
Complessivamente sono 1.511 i marchigiani da fuori Comune che hanno raggiunto la Pinacoteca per ammirare la mostra e 845 sono gli studenti, quasi tutti di Fabriano. Ben oltre mille i visitatori provenienti da fuori Regione. «Un ringraziamento all’ufficio Cultura e al personale della Pinacoteca – afferma l’assessore Ilaria Venanzoni – auspico una sempre maggior attenzione da parte di tutti verso il nostro patrimonio culturale».
La Pinacoteca civica Molajoli di Fabriano, i dati
Nel 2021, l’anno della pandemia da Covid-19, sono state 4.089 le persone che hanno visitato la Pinacoteca civica Molajoli di Fabriano. Numeri che risentono dell’emergenza sanitaria che ha ridotto gli spostamenti. «Di questi ingressi relativi allo scorso anno, sono 2.993 quelli ottenuti in concomitanza con la mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino. Allegretto Nuzi», prosegue l’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni. «Al conteggio non sono considerati gli ingressi del giorno dell’inaugurazione dell’esposizione, il 14 ottobre 2021, e il giorno della presentazione del catalogo, il 13 novembre».
Il protagonista è Allegretto Nuzi, fabrianese d’origine e toscano di formazione. Famoso in Italia e non solo, lavorò stabilmente a Fabriano dal 1347 fino alla morte nel 1373, creando un numero rilevante di opere diverse, dagli altaroli per il culto privato ai polittici di grandi dimensioni, a cicli affrescati. Per la prima volta, con l’occasione della mostra, sono stati riportati a Fabriano una trentina di opere del grande Maestro prestate per l’occasione, fra cui undici tavole da musei stranieri, che meritavano certamente di essere ammirate.