ANCONA – La Confartigianato Imprese Marche in prima linea sullo sviluppo di competenze innovative, sul supporto alla digital transformation e sull’aggiornamento professionale tecnologico. Con queste prerogative, dal 29 gennaio al 6 febbraio si terrà l’Open Week del Digital Innovation HUB Marche, un ciclo di seminari dedicati alle micro, piccole imprese per lo sviluppo di quanto detto. La presentazione è avvenuta questa mattina nella consueta conferenza stampa tenuta presso la sede centrale di Ancona.
«Questa iniziativa è molto importante perché testimonia ancora una volta il nostro impegno concreto, insieme ai partner, a favore delle imprese che si vogliono ulteriormente digitalizzare – ha esordito Giuseppe Mazzarella, presidente DIH Regionale e Presidente Confartigianato Imprese Marche -. In questo periodo di pandemia abbiamo riscontrato numeri che non ci aspettavamo. Nell’utilizzo della comunicazione all’interno delle imprese medio-piccole siamo passati da un 10% ad un 30% capendo l’importanza della stessa».
E ancora: «Far crescere un’App digitale è stata una scelta vincente per la Confartigianato. Avevamo già uffici dedicati al digital nel territorio di Ancona-Pesaro-Urbino ora li abbiamo inseriti anche a Macerata-Fermo-Ascoli. Crediamo che questa sia la strada giusta per creare un sistema condiviso a livello regionale. Parallelamente al DIH abbiamo creato anche un’Academy perché siamo convinti che l’utilizzo del digitale e dell’intelligenza artificiale siano propedeutici alla nostra ulteriore crescita. Abbiamo a cuore la crescita e daremo lustro al made in Italy che può considerarsi il nostro vanto».
Accompagnare le imprese alla digitalizzazione
Andrea Dini, coordinatore DIH regionale e presidente Confartigianato ICT, è entrato nel dettaglio dell’Open Week: «Innanzitutto dobbiamo fare due considerazioni per focalizzare l’evento. L’obiettivo principale del DIH è quello di accompagnare alla digitalizzazione tutte le medio-piccole imprese del territorio ma non vuol dire che ci rivolgiamo solo a loro. La sfida più grande è quella di rimanere competitivi in un mercato sempre più veloce e all’avanguardia. Tutto questo avrà un effetto significativo sul nuovo modo di fare business. Le aziende in questo 2020 hanno utilizzato quasi per metà i sistemi di archiviazione iCloud, nelle Marche addirittura siamo al 63% contro il 15% del 2018. Questo ci fa capire che l’informazione è stata spostata fuori dalle mura aziendali, è un passaggio epocale che naturalmente è stato forzato dall’avvento della pandemia».
Il nuovo percorso, seppur universalmente votato al miglioramento, porta con sé anche delle nuove problematiche: «Qualsiasi trasformazione deve essere consapevole, dobbiamo portare dentro le imprese gli strumenti che sono necessari a trasformarsi. Oggi ci troviamo a combattere contro furti dell’identità digitale, furti dei dati delle imprese e quant’altro. Con l’Open Week vogliamo creare un punto d’incontro, informativo e di riflessione sulla trasformazione digitale 4.0. Saranno sei giornate in cui saranno affrontate le tematiche più in voga sotto gli occhi dell’unità internazionale. Lo faremo accanto ai nostri partner che sono il mondo accademico, quello imprenditoriale e quello istituzionale. Lavorando in totale sinergia».
Nella fattispecie: «Il 29 gennaio partiremo proprio dal Piano Nazionale Transazione 4.0 poi da lì ci espanderemo sulle varie trasformazioni che hanno riguardato la vendita su internet, l’E-Commerce, il Web Marketing ma anche tutti i nuovi strumenti che si stanno affacciando sulla scena. Analizzeremo i dati, partiremo da lì, per poi sbarcare nel mondo dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica. Non a caso abbiamo scelto di chiudere con il Digital Manifacturing in cui interverranno tantissime imprese del territorio perché è fondamentale la loro testimonianza».
Unire le forze dei territori
Per Giuseppe Ripani, referente per il DIH di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli-Fermo, un aspetto è fondamentale: «Dobbiamo unire le competenze e le forze di tutte le imprese dei nostri territori offrendo un accompagnamento serio e qualificato intorno a questi temi. I mercati stranieri che hanno scoperto prima la manifattura digitale hanno potuto già da tempo abbassare i costi. Il processo di digitalizzazione è avvenuto forzatamente a causa della pandemia ma è un processo fondamentale per guardare avanti. Stiamo aumentando le competenze, stiamo creando una rete potente e ricca di relazioni. Interpreteremo tutto in ottica nell’ottica delle imprese e per le imprese».
La chiusura è stata affidata invece ad Adolfo Giampaolo, presidente del Claai Marche (la FederArtigiani): «Abbiamo raccolto gradevolmente l’invito a partecipare a questo progetto di crescita perchè crediamo ci siano tutte le possibilità per far bene e per crescere anche sotto questo punto di vista. Faccio l’in bocca al lupo a tutti, ci rimetteremo alla grande in carreggiata dopo questo difficile momento».