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Opera di Mario Toni donata al comune di Sassoferrato

Si tratta della Madonna col Bambino e San Giovannino. Pittore copista, da sempre molto legato all’illustre concittadino Giovan Battista Salvi, ricorda sempre con orgoglio che “il Sassoferrato” sia nato nella casa a fianco di quella di suo nonno

SASSOFERRATO – Mario Toni, stimato pittore nativo di Sassoferrato ma da anni residente a Fabriano, ha donato al Comune di Sassoferrato una sua opera, si tratta della Madonna col Bambino e San Giovannino. Pittore copista, da sempre molto legato all’illustre concittadino Giovan Battista Salvi, ricorda sempre con orgoglio che “il Sassoferrato” sia nato nella casa a fianco di quella di suo nonno.

Come è iniziata questa sua passione?

«Fin da ragazzino mi dilettavo a fare disegni, e all’età di 11-12 anni, avendo visto qualcuno disegnare con dei gessetti colorati, chiesi a mia madre di andare da solo in corriera, impensabile all’epoca, a Fabriano per comprarne. Nel corso della mia vita ho prodotto più di 80 opere, e le ho regalate quasi tutte. Nella cattedrale di Assisi, a esempio, sotto la Cupola di San Rufino, c’è la mia copia de La Cena di Emmaus del Caravaggio».

Un quadro imponente quello dipinto da Mario Toni, che ha trovato posto nella sala pre-consiliare del Municipio e che raffigura la Madonna col Bambino e San Giovannino.

«Il dipinto originale, olio su tela 133 x 97 cm, si trova esposto nella Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Il soggetto è stato simbolo e copertina de “La Devota Bellezza con i disegni della Collezione Reale Britannica”, l’importante Mostra dedicata all’illustre pittore seicentesco Giovan Battista Salvi, realizzata dal Comune di Sassoferrato, nel 2017, e dalla Fondazione Carifac di Fabriano».

È stato Ugo Pesciarelli, ex sindaco e attuale Assessore della nuova Giunta guidata dal primo cittadino della città sentinata, Maurizio Greci, ad accogliere la donazione nel momento della consegna della stessa.

«Mi ha voluto esprimere un sentito ringraziamento da parte sua e della cittadinanza per aver fatto dono alla comunità di questo mio dipinto».