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Operazione antidroga “Ramon loco”, arrestati gli ultimi tre della banda

In tre sono finiti ai domiciliari con il braccialetto elettronico su indagine giunta alla terza fase da parte dei carabinieri di Osimo. Il capobanda, "Ramon loco", era stato arrestato nell'ottobre scorso

OSIMO – È iniziato tutto nel 2017, dopo la scoperta del quadrilatero della droga Filottrano-Appignano-Montefano-Recanati, nel cui comprensorio, a cavallo delle due provincie di Ancona e Macerata, avveniva lo smercio all’ingrosso e al dettaglio per giovanissimi consumatori ma anche per adulti e noti personaggi del luogo (tutti già identificati e pronti a rendere conto alla giustizia alle Procure di Ancona e Macerata), dello spaccio di hashish, marijuana e cocaina, con il conseguente arresto del capo e della sua compagna, con un giro d’affari mensile da 60mila euro circa che consentiva loro di mantenere un tenore di vita al di sopra delle reali possibilità economiche. Adesso è toccato ai tre gregari maceratesi.

Avevano partecipato a pieno titolo allo smercio all’ingrosso e al dettaglio di grossi quantitativi di droga, nel 2017, tra aprile e dicembre, in cui i tre “soci” di “Ramon Loco” avevano creato una fitta rete per il commercio illegale dello spaccio e la diffusione di ogni tipo di droga, una vera e propria domanda-offerta dove cocaina, hashish e marijuana erano le più richieste. Credevano di essere intoccabili e si compiacevano del fatto che i carabinieri di Osimo non erano riusciti a individuare i loro traffici ma si sbagliavano, perché la complessa attività investigativa è continuata anche nel 2018 facendo pienamente luce su tutti i traffici illeciti nelle due province di Ancona e Macerata.

All’alba di questa mattina, 7 luglio, a Montecassiano e Macerata, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, collaborati nella fase esecutiva dalle Stazioni di Filottrano e Montecassiano, coordinati e agli ordini del maggiore Raffaele Conforti, hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, emessa nel pomeriggio di ieri, 6 luglio, dal tribunale di Macerata.

I reati acclarati sono detenzione e importazione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso, aggravati da recidiva, traendo in arresto tre persone, rintracciate nei rispettivi luoghi di residenza, trovati a letto, svegliati e ammanettati. Il provvedimento è scaturito dalle ulteriori indagini espletate e supportate da strumenti tecnici, che consentivano di individuare e acclarare la pervicacia criminale dei tre soggetti arrestati, attualizzando la grave pericolosità sociale, risultati coinvolti a vario titolo nell’organizzazione criminale specializzata nella detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanza stupefacente:

– 13 chili e 300 grammi di hashish nel periodo compreso tra aprile e dicembre nella provincia di Macerata, con proventi illeciti pari a 60mila euro;

– due chili e mezzo di cocaina con proventi illeciti pari a 200mila euro;

– 15 grammi di marijuana per 75 euro;

– 16mila euro provento di spaccio.