JESI – Pietra arenaria in lastre grigiastre. Ecco come sarà la pavimentazione della nuova piazza Pergolesi e soprattutto di Corso Matteotti. Niente sampietrini. L’amministrazione Bacci ha sciolto la riserva, dando il via libera alla ditta di procedere con i lavori. Entro settembre, il rinnovato salotto urbano davanti alla chiesa delle Grazie, con statua a Pergolesi arretrata di una decina di metri, dovrebbe essere pronto. Qualche mese di confronto con residenti e commercianti e, a partire dalla primavera 2020, pratiche burocratiche permettendo, sarà aperto l’atteso cantiere del boulevard cittadino.
«Con la Sovrintendenza si è scelto di mantenere la continuità storica dei nostri materiali – puntualizza l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi -, evitando di optare per elementi avulsi dal nostro passato. I lavori in piazza Pergolesi dovrebbero riprendere a giorni e la ditta potrà operare senza più alcun impedimento. Contiamo di completare il cantiere, salvo inghippi al momento non preventivabili, per settembre».
L’intervento di piazza Pergolesi, come detto, anticipa quello di corso Matteotti. Lo studio Sardellini Marasca, vincitore del concorso di idee, ha definito i dettagli della progettazione definitiva insieme all’Area Servizi Tecnici del Comune, anche in vista del coinvolgimento, in una seconda fase, di piazza della Repubblica. «Dunque via marciapiedi ed asfalto, e finalmente un corso degno di una città moderna, con adeguata pavimentazione, della stessa tipologia di quella di piazza Pergolesi, che lo valorizzi ulteriormente», evidenziano dal Comune. In fase di avvio un confronto con i negozianti e gli operatori economici per condividere tempi e modalità dell’intervento, così da attenuare i disagi con il cantiere aperto. Arredo urbano e illuminazione restano per il momento fuori dall’appalto.
A giorni verrà inoltre annunciata la data di inagurazione di piazza Colocci, in cui non ci sarà più spazio per le auto, né per il mercato ambulante. Complessivamente, è costata 600 mila euro.