OSIMO – Il comune di Osimo ha approvato il bilancio di previsione 2020 avvenuto con una serie di confronti con le organizzazioni sindacali dei lavoratori nel tentativo di condividere i contenuti. Tra tutti spicca il taglio ai costi di mense e trasporto scolastico e un leggero aumento dell’Irpef.
In bilancio anche soldi per il personale del municipio e maggiori trasferimenti alle società partecipate. Per il resto sarebbe tutto pressoché invariato rispetto all’anno scorso.
La Cna però lamenta il fatto che il mondo dell’impresa locale non sia stato coinvolto: «Ricordiamo molto bene che una delle promesse del candidato a sindaco Pugnaloni era quella di riattivare la consulta economica come luogo di confronto, anche e soprattutto su tematiche come il bilancio – commenta Luigi Giambartolomei, coordinatore della Cna di Osimo –. Oggi siamo qui a segnalare che non solo non si vede traccia della consulta ma che addirittura apprendiamo delle scelte di bilancio dagli organi di informazione concordate solo con i sindacati. Ancora una volta ci chiediamo che peso hanno le piccole imprese per questa amministrazione, avendo dovuto più volte intervenire per situazioni che ci hanno posto in contrasto. Ci ritroviamo un provvedimento come quello della reintroduzione dell’aliquota unica, che riguarda i cittadini che si rivolgono al nostro Caf, per l’addizionale comunale dell’Irpef che era stata tolta alcuni anni fa proprio dalle forze politiche che compongono l’attuale amministrazione. Non solo, vorremmo far notare l’incongruenza di forze politiche che a livello nazionale bocciano la Flat tax e a livello locale la applicano dopo che l’avevano tolta».
Secondo il bilancio previsionale approvato nel 2019 per il triennio, le entrate nel 2020 dovevano essere 49 milioni e mezzo circa, per il 2021 poco meno di 49 milioni: «Oggi apprendiamo che il bilancio prevede per l’anno in corso 66 e passa milioni di euro. In un momento economico così delicato sarebbe opportuno illustrare questo bilancio di persona».