OSIMO – Capita spesso che i padroni di cani, durante una camminata per il centro storico di Osimo, realizzino che non è possibile entrare all’interno dei centralissimi giardini di piazza Nuova e debbano interrompere la camminata perché è vietato l’accesso ai cani. Quel divieto è presente da molti anni e cita testualmente “Vietato l’accesso ai cani anche con guinzaglio” già da via Saffi.
«È strano vedere un divieto per l’accesso ai cani in un’area pubblica all’aperto, per lo più nel 2020, dove ormai i nostri amici pelosi fanno sempre più parte delle nostre famiglie e possono entrare quasi ovunque. L’ordine del giorno che presenterà la lista Ecologia e Futuro al prossimo consiglio del 30 giugno avrà come obiettivo la rimozione del divieto – dice il consigliere del gruppo Tommaso Spilli -. A livello nazionale l’accesso dei cani nei luoghi pubblici e aperti al pubblico è disciplinato dal Regolamento di Polizia veterinaria, che prevede l’obbligo di museruola per i cani non condotti al guinzaglio quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico».
Tuttavia le leggi regionali o i regolamenti comunali possono stabilire norme specifiche sulle modalità di accesso e permanenza con il cane nelle zone del verde pubblico. «In realtà il Regolamento generale del Verde del Comune di Osimo non vieta in modo assoluto l’accesso ai cani nel parco pubblico, per questo non c’è motivo di mantenere quello che campeggia già da via Saffi. In altre parti d’Italia si è lottato contro questa limitazione alla libertà, tra gli esempi più significativi c’è la sentenza del Tar Puglia (16 marzo 2018, n. 359) che ha ritenuto troppo limitativa un’ordinanza sindacale che vietava in modo assoluto l’introduzione di cani, anche se custoditi, in area pubblica. L’esito positivo della votazione da parte dei consiglieri, forse, riuscirà a togliere la restrizione attuale per restituire una bellissima area del centro storico osimano anche per i cittadini accompagnati dagli amici a quattro zampe, pur sempre nella consapevolezza, da parte dei padroni, di dover pulire ogni deiezione».