OSIMO – Secondo l’amministrazione comunale di Osimo, è il tempo di iniziare a costruire un progetto di valorizzazione dell’ex ospedale “Muzio Gallo”, oggi in rovina. «Gli anziani hanno sempre più bisogno di assistenza, occorre abbattere le lunghe liste di attesa nelle case di riposo della nostra città – spiega il sindaco Simone Pugnaloni -. Creerò un comitato promotore convocando i tre presidenti delle case di riposo osimane per unire professionalità e risorse per chiedere all’Asur di poter utilizzare la struttura a Villa». Una nuova residenza per anziani gestita in maniera unitaria dal sodalizio delle tre istituzioni già presenti ad Osimo con il sostegno dell’Amministrazione comunale insomma. «Un investimento importante per un’opera sociale di alta qualità con un immenso parco verde che la circonda. Tanti e troppi sono gli anni in cui la struttura è rimasta in disuso. Esistono oggi risorse pubbliche destinate alla riqualificazione urbana e un canale prioritario è destinato all’edilizia sanitaria. Il Recovery fund è un’opportunità che va colta nell’immediato».
Daniele Bartolini di Fratelli d’Italia dice: «Era il nostro sogno, descritto nel programma elettorale delle ultime elezioni comunali con il candidato a sindaco Maria Grazia Mariani. Per noi era un sogno perché la struttura non è di proprietà comunale ma dell’Asur-Regione Marche ma ci saremmo impegnati per vederlo trasformato in casa di cura e riposo per anziani. I tempi ora sono maturi con un osimano Presidente del Consiglio Regionale, che si è impegnato in campagna elettorale proprio in merito alla struttura, ed il sindaco che promuove l’iniziativa». Villa Cannone, meglio conosciuta come Smom, è una storica dimora di proprietà della famiglia Gallo donata in vita dalla contessa Ida alla città di Osimo per trasformarla in sanatorio. Con il tempo, a seguito di nuove norme che hanno riformato il servizio sanitario, il vecchio Smom è passato alla Regione Marche. «La struttura è in pessime condizioni ma con la buona volontà e l’impegno finanziario della Regione Marche (magari utilizzando anche i fondi del Recovery fund) può ritornare ai suoi splendori. La città di Osimo potrà finalmente vantare importanti servizi per la cura dell’anziano, la nobildonna ne sarebbe fiera e verrebbero rispettate le sue volontà. Non dimentichiamo infatti che nell’atto di donazione è scritto “la donante fa espresso divieto all’ente donatario di cedere ad altri la proprietà o l’usufrutto o di distrarre a fini diversi l’immobile donato”».