OSIMO – La nuova variante Covid non molla la presa, anche in Valmusone e tanti sono i timori per il futuro, sia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria che il paventato smantellamento dei reparti all’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”. Dalla Regione intanto arriva la notizia che l’Usca di Osimo Stazione proseguirà la sua attività anche oltre la data di “scadenza” della fine dell’emergenza sanitaria che cade giovedì 31 marzo, per garantire assistenza ai malati di Covid. A seguito poi dell’appello rivolto dai tre più importanti gruppi social cittadini, inerente i timori di un possibile depotenziamento o smantellamento del centro di Diabetologia dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”, la massima autorità regionale, nella persona dell’assessore Filippo Saltamartini, ha richiesto un incontro. Al meeting online, dove sono giunte rassicurazioni sul fatto che il servizio tornerà pienamente operativo come in precedenza (due volte a settimana) a partire dal 10 aprile, erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, Monica Bordoni, Gabinetto del presidente, e il direttore dell’Inrca Gianni Genga. Giovanni Zacconi, amministratore di “Sei di Osimo se” ha richiesto al direttore la possibilità di riassegnare gli appuntamenti ad Osimo per coloro che sono stati dirottati ad Ancona. Genga si è detto disponibile a valutare la fattibilità del suggerimento prevedendo l’assenza di particolari ostacoli al riguardo.
Fronte Covid
Da più di una settimana è stato superato un focolaio del virus che ha colpito una residenza della casa di riposo Grimani Buttari a Osimo con circa 24 ospiti positivi ma tutti asintomatici. «Altre due residenze hanno avuto un solo ospite positivo. Diversi sono stati gli operatori positivi ma siamo riusciti a gestire le assenze con una grande collaborazione di tutti – spiega il presidente della casa Fabio Cecconi -. La situazione è molto particolare e difficile ancora anche per il manifestarsi, tra il personale, di forme di influenza soprattutto tra chi ha contratto il Covid di recente. Continuiamo a monitorare la situazione con tamponi settimanali. Le visite dei familiari, a parte per le residenze colpite, non si sono mai fermate e dalla settimana scorsa tutte le residenze ricevono le visite attraverso prenotazioni come attivato dallo scorso anno. Le Usca da noi intervengono solo per il controllo ogni 15 giorni degli ospiti del centro diurno che opera a regime ridotto ed ha visto la sospensione dell’attività di una settimana per un ospite positivo».