OSIMO – La crisi insiste in Valmusone come in altre zone della provincia ma Osimo sta registrando una lenta ripresa. A inizio anno l’assessore osimano con delega al Commercio Michela Glorio fa il punto sugli obiettivi futuri in tema, contando il numero delle attività commerciali che hanno aperto e chiuso i battenti durante il 2019.
Emerge un segno “più” che spinge l’amministrazione comunale a fare di meglio e a puntare ancora ad aumentare i flussi turistici in centro, connessi alla sussistenza del commercio cittadino.
«Per il 2020 intendiamo rimettere mano al nuovo regolamento del Piano del commercio attraverso un lavoro congiunto tra i settori Pianificazione, Commercio e Polizia locale – dice Glorio -. Nel 2016 abbiamo iniziato un grande lavoro di ricognizione dell’esistente e di comparazione rispetto al piano vigente (datato primi anni 2000), lavoro svolto di concerto con il sindacato degli ambulanti Fiva con cui abbiamo iniziato a ragionare sulla nuova disposizione, anche in base alle norme intervenute sulla sicurezza.
Poi ci siamo fermati a causa della legge nazionale che ha prorogato tutte le licenze ricomprese nella direttiva Bolkestein. Il 2020 sarà un anno importante per portare a termine il lavoro iniziato e nel farlo coinvolgeremo tutti gli operatori del settore e i loro rappresentanti sindacali. Stessa cosa avverrà per il regolamento sugli impianti pubblicitari, ormai superato da tempo e che gli operatori del settore ci richiedono con forza di adeguare».
Il 2019 a Osimo si è chiuso con il segno positivo per quanto riguarda le aperture di attività commerciali. Nonostante la crisi il comparto sembra reggere, seppur con difficoltà: «Ci sono state 185 nuove aperture, 111 cessazioni e 103 variazioni-subingressi, dati che testimoniano un saldo positivo per 74 realtà, quindi dinamicità, ma anche ricambio – continua l’assessore -. Saltano all’occhio 28 nuove aperture di attività che erogano servizi sanitari o socio-sanitari, cinque nuove attività sportive, sette nuovi tesserini per creativi e 13 per hobbista, 12 aperture di servizi alla persona e 23 strutture ricettive aperte (a fronte di due chiusure)».
In tutto sono mille e 459 le pratiche gestite tramite il portale online. Di queste una parte riguardano strettamente il settore artigianato, servizi alla persona, commercio, vendita su aree pubbliche e ricettività.
Commercio potenziato fa rima a Osimo con aumento dei flussi turistici in centro. I numeri del turismo osimano hanno segnato incrementi importanti negli ultimi sei anni, partendo dalle diecimila presenze del 2013 fino alle 20mila e 500 del 2019. Aver superato quota 20mila è un traguardo significativo in una Regione che risente ancora della frenata turistica a causa del sisma del 2016.
Per quanto riguarda gli investimenti previsti nel settore, confermata l’assunzione di personale dedicato a comunicazione e marketing a livello territoriale (già previsto dal bilancio Asso 2020) per dare impulso anche alla digitalizzazione con un nuovo sito web che consentirà di prenotare online le visite, così da gestire con migliore programmazione i flussi turistici in continuo aumento. Gli investimenti proseguono sia sul fronte della segnaletica, che su quello della mobilità con l’arrivo di un nuovo bus per collegare l’area di Montetorto, San Filippo e del santuario di Campocavallo.