OSIMO – Sono stati diversi i punti toccati ieri sera (15 febbraio) in Consiglio Comunale a Osimo. Si è parlato tanto di Osimo Stazione grazie all’ordine del giorno presentato dalle Liste civiche sulla viabilità con la costruzione dell’Oasi. Hanno proposto di valutare la realizzazione di una rotatoria. Con un emendamento il sindaco è stato invitato a valutare con i tecnici comunali la possibilità di un ingresso da via Camerano per chi proviene da nord, soluzione più semplice rispetto alla realizzazione di una rotatoria. E’ emersa una novità poi, comunicata dal sindaco Simone Pugnaloni: «Il punto prelievi ad Osimo Stazione potrà essere ubicato nel nuovo centro sociale che Oasi costruirà e donerà al Comune di Osimo. Il centro sociale avrà una doppia funzionalità: di giorno per il centro prelievi e di pomeriggio-sera spazio per i giovani che ci avevano chiesto di trovare un luogo di incontro per incontrarsi e divertirsi. Purtroppo Ferrovie dello Stato ci ha comunicato che dovrà anzitempo recedere dal contratto di affitto con il Comune nei locali di loro proprietà perché verranno ristrutturati grazie ai fondi Pnrr a loro disposizione».
La gestione dei rifiuti
Il civico consesso ha poi proceduto alla votazione per l’affidamento della gestione unica dei rifiuti pubblica a salvaguardia della società Astea e di tutti i dipendenti. «Le Liste civiche prima si dichiarano nel dibattito contro la gestione pubblica dei rifiuti e poi si allontanano durante il voto – ha aggiunto -. Con il gestore pubblico, orgogliosamente sostenuto dall’Amministrazione comunale, aumenta l’occupazione, aumenta la qualità del servizio. Astea si rafforza perché servirà otto Comuni, oggi ne serve due. A breve saranno installati i cassonetti in tutto il centro storico investendo oltre 400mila euro per la raccolta differenziata con tariffazione puntuale. La tariffa non è più competenza né dei Comuni né delle municipalizzate ma dell’Arera, autorità dello Stato».
La pista ciclabile
Dino Latini, presidente del consiglio regionale delle Marche, ha sentito le affermazioni del sindaco e della consigliera comunale Eliana Flamini, che l’hanno accusato di aver revocato il finanziamento per la pista ciclabile di Osimo. «Del tutto infondato che possa essere intervenuto per far perdere il finanziamento al Comune di Osimo sia perché in genere mi impegno a portare fondi finanziari alla città (anche se poi l’amministrazione comunale li rifiuta), sia perché il 90 per cento realizzato della pista ciclabile è avvenuto con le mie amministrazione (e sarebbe ora che l’attuale amministrazione lo riconosca) sia soprattutto perché le risorse economiche sono state perse per disposizioni del governo rispetto alle amministrazioni ritardatarie a rendicontare le opere finanziate. Il Comune di Osimo non è stato in grado di rendicontare i lavori entro il 31 dicembre 2022. Invito Pugnaloni e Flamini a rettificare le loro affermazioni prendendosi le responsabilità de caso, senza puntare il dito loro contro. Tanto è il mio impegno pro Osimo che sto cercando, assieme ad altri, di non far perdere al Comune i due milioni e 800mila euro per la realizzazione del nuovo tratto di Sbrozzola come strada di avvicinamento all’ospedale nuovo dell’Aspio. Altra opera non rendicontata nei tempi dovuti dall’amministrazione comunale di Osimo. Tutto si decide con il decreto milleprororoghe entro il 28 febbraio».
Gli stalli rosa
Il capogruppo di Progetto Osimo Futura Achille Ginnetti ha interrogato il sindaco sulla mancata richiesta di finanziamenti al Mims per realizzare parcheggi adibiti alla sosta gratuita dei veicoli delle donne in gravidanza o di genitori con figli fino a due anni. «Il Comune di Osimo ha perso l’opportunità di ottenere finanziamenti dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile per realizzare stalli rosa adibiti alla sosta gratuita dei veicoli delle donne in gravidanza o di genitori con figli fino a due anni», ha detto Ha interrogato il primo cittadino sulla mancata richiesta del contributo ministeriale pari a 500 euro per ciascuno stallo rosa e in relazione alla fascia demografica del Comune. Il Comune di Osimo ad esempio avrebbe potuto ottenere un contributo fino a 18mila euro corrispondente a 36 stalli. «La risposta del sindaco mi lascia amareggiato. Capisco la complessità burocratica per il rilascio dei permessi ma in questo caso per avere un posto auto agevolato non serve il permesso ma la condizione, donna in stato interessante o famiglia con figli fino a due anni. Per quanto riguarda il problema dei parcheggi in centro storico, si sarebbero potuti realizzare solo alcuni stalli rosa, gli altri nei luoghi più frequentati dai genitori, come vicino al pediatra, farmacia, e nelle frazioni. Il Comune di Osimo avrebbe potuto confrontarsi con gli altri Comuni, quasi mille, che hanno usufruito dei contributi. Tra questi c’è anche Ancona che ha realizzato 100 stalli rosa o per portatori di handicap ricevendo 50mila euro. Mi auguro che, chiarita la normativa, anche Osimo possa fare questo importante passo».