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Osimo, donne in difficoltà: tante le chiamate all’Informadonna

Con l’emergenza Covid, dal marzo scorso, tutte le richieste dell’area confluiscono allo sportello sociale del Comune di Osimo. Le richieste di informazioni su violenza e disagi in casa sono state circa 40: cinque le situazioni dove è stato possibile ravvisare fatti o elementi di violenza

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OSIMO – Sono diverse le chiamate che arrivano ai centralini delle forze dell’ordine di Osimo per denunciare uomini violenti, mariti e fidanzati che sfogano le proprie frustrazioni sulle loro compagne di vita all’interno delle mura domestiche in queste calde ore d’estate. Diverse le segnalazioni relative a maltrattamenti e presunte lesioni avvenute in casa.

C’è chi non si rivolge alle forze dell’ordine però. Con l’emergenza Covid, dal marzo scorso tutte le richieste dell’area confluiscono allo sportello sociale del Comune di Osimo. Le richieste di informazioni sui temi legati all’Informadonna (non solo antiviolenza) sono state circa 40, cinque le situazioni dove è stato possibile ravvisare fatti o elementi di violenza.

«Non sottovalutiamo alcuna situazione ed il progetto della Rete territoriale antiviolenza prosegue in collaborazione con tutti gli enti preposti, dalla sanità alle forze dell’ordine», dicono dallo sportello. Con l’istituzione della Rete territoriale antiviolenza, l’Informadonna rappresenta uno degli anelli di passaggio primari della donna vittima di maltrattamenti e violenza verso il sistema dei servizi ma soprattutto è veicolo informativo e formativo utile all’accrescimento della cultura sociale essenziale per debellare questi fenomeni.

Alcuni casi sono più delicati degli altri per la presenza di minori in quelle famiglie. «Quegli uomini cercano di mantenere in pugno la situazione. Hanno molta personalità rispetto alla moglie e prendono il sopravvento nel giro di qualche anno – continuano -. Ogni decisione è bocciata attraverso la manipolazione verbale e continua ed esercitano una violenza che prima è psicologica e in alcuni casi, solo poi, fisica. I bambini ancora non percepiscono tutto, gli adolescenti invece lo respirano e si innestano strane dinamiche, ad esempio diventano aggressivi con la madre che si tramuta nel capro espiatorio e manifestano comportamenti fuori dalle righe. Le donne cercano di mantenere l’equilibrio, spesso con grandi prove di coraggio».