OSIMO – Il comitato nato grazie alla collaborazione delle associazioni giovanili della città, che ha dato vita al progetto “Osimo rivivi Settecento”, rifugge dalla presa di posizione della Cna locale che, a festività natalizie terminate, sostiene che servono almeno due eventi di spessore, da organizzare nei periodi dell’anno che contano meno afflussi in centro, riprendendo format sperimentati in passato.
«Ci dispiace molto che la nostra rievocazione venga riconosciuta come evento meritevole nell’ambito dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 ma non venga neanche citata da enti del territorio che invece ergono ad esempio positivo soltanto le vecchie feste romane – dicono -. “Rivivi ‘700”, in particolare, non è solo una rievocazione ma una vetrina per il centro storico, una rete di collaborazione tra associazioni, singoli cittadini e realtà economiche della città che vuole, ma a questo punto forse con troppa ambizione, dare il suo piccolo contributo al turismo e alla cultura di Osimo.
Non è semplice far capire che a Osimo abbiamo un ricchissimo patrimonio di palazzi e chiese barocche che possono costituire un’attrazione alternativa per i turisti e che quindi Osimo con il Settecento c’entra eccome. Ci sentiamo quindi in dovere confrontarci e di aprirci a nuove esperienze affinché attraverso il confronto si possa remare tutti nella stessa direzione per raggiungere l’obiettivo comune».