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Osimo, fondi per il piccolo Samuel: consigliere e avvocato scrivono al giudice tutelare

«Nessuna somma è stata posta a disposizione del minore, e per esso al tutore provvisorio», la replica in merito alla vicenda dell'orfano della tragedia di Rigopiano

OSIMO – Sul caso dei fondi raccolti per il piccolo Samuel, orfano della tragedia di Rigopiano, il consigliere comunale del Gruppo misto di Osimo Maria Grazia Mariani e l’avvocato Paolo Mengoni hanno deciso di rivolgersi al giudice tutelare di Chieti che pochi giorni fa ha risposto.

A spiegare l’iter la stessa consigliera: «Nell’esclusivo interesse del piccolo Samuel, ma anche per doveri istituzionali e civici, attraverso il legale che ha seguito il caso e che si era fatto promotore della raccolta, l’avvocato Paolo Mengoni, che ringrazio, ho chiesto al giudice se c’erano limitazioni di qualunque natura a che il Comune di Osimo potesse provvedere al trasferimento della somma ricavata con la raccolta fondi a favore del piccolo Samuel. Visto il lungo tempo trascorso dal termine della raccolta (un anno e mezzo) e la mancata consegna del denaro al bambino infatti, un contribuente ha chiesto e ottenuto dal Comune la restituzione della somma versata.

Ciò costituisce un grave pregiudizio per il minore che in questo modo e senza sua colpa vede diminuire la consistenza del contributo raccolto a suo favore. Per di più la notizia potrebbe essere contagiosa, altri donatori potrebbero chiedere la restituzione di quanto versato con il rischio concreto di vedere depauperata la somma raccolta con grave pregiudizio per il tutelato. Il giudice tutelare, con grande disponibilità, ha dato subito riscontro alla mia richiesta e sciolto ogni dubbio: il tutore c’è e ha pieni poteri, il sindaco non ha più motivo di trattenere quei soldi nelle casse comunali».

Il giudice Nicola Valletta scrive: «Nessuna somma è stata posta a disposizione del minore, e per esso al tutore provvisorio, che è nella pienezza dei suoi poteri/doveri fino alla nomina del tutore definitivo e/o alla cessazione della tutela per raggiunta maggiore età o altro».

«È per questo che ieri, 31 ottobre, ho chiesto al sindaco di procedere in tempi brevi al trasferimento dei fondi raccolti a favore di Samuel – continua Mariani -. In caso contrario il sindaco e i dirigenti comunali dovranno rispondere per l’indebita custodia di danaro destinato a un minore. Può il giudice aver dato al sindaco una risposta diversa da quella fornita alla scrivente?».

Il sindaco Simone Pugnaloni però ha spiegato: «Il giudice tutelare deve autorizzare all’accettazione della donazione. Noi abbiamo scritto ai legali di Di Michelangelo per fare richiesta e nessuno si è fatto sentire».