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Furti alle slot machine, sgominata la banda

I carabinieri della Compagnia di Osimo, dopo mesi d'indagini, hanno messo fine alle scorrerie di quattro criminali che assaltavano stazioni di serviizio e locali con slot machine. Per tre di loro il Gip ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria mentre uno è stato rimesso in libertà

OSIMO – Preparavano i colpi in Romania poi arrivavano nei nostri territori a bordo di auto rubate e con targhe contraffatte e davano il via ai raid criminali. Era questo il modus operandi di una banda di malviventi dell’Est Europa specializzata nei furti a distributori di benzina e locali con slot machine. Le indagini hanno preso il via lo scorso mese di febbraio quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, a seguito del furto di una Ford Fiesta nei pressi di Falconara, si sono messi sulle tracce della pericolosa organizzazione a delinquere inaugurando l’operazione “Money Changing Machine”.

Per rendere più efficace l’opera d’investigazione i militari guidati dal Capitano Conforti e dal Luogotenente del Nucleo Operativo Luciano Almiento hanno costituito un gruppo speciale che dopo mesi di lavoro è riuscito a sgominare il gruppo di rapinatori. Il blitz decisivo è stato effettuato all’alba di sabato scorso quando dopo un’attenta attività di osservazione, controllo e pedinamento, le Forze dell’ordine hanno arrestato in flagranza di reato due uomini di origine romena di 21 e 27 anni per i furti ai danni di autolavaggi nelle aree di servizio Esso ed Eni. Nella stessa giornata sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria altri due complici anch’essi romeni di 29 e 36 anni.

Per tre di essi il Gip di Ancona ha convalidato i provvedimenti a loro carico disponendo la misura della custodia cautelare in carcere mentre uno è stato rimesso in libertà perché gli elementi indiziati a suo carico non sono stati giudicati così gravi da autorizzare misure a suo carico. I furti accertati dai Carabinieri sono ben undici distribuiti tra le province di Ancona e Macerata e sono stati messi a segno sempre con la stessa tecnica: innanzitutto veniva individuato e rubato un veicolo, utile per trasportare l’armadio metallico cambia denaro ubicato all’interno delle sale slot machine. Quindi si passava all’azione sfondando le porte dei locali con mazze ed arnesi da scasso. Poi caricavano l’armadio metallico sul veicolo rubato fino al trasporto in un luogo sicuro dove provvedevano alla sua apertura. Dopodichè abbandonavano il veicolo rubato e tornavano a casa con un’auto “pulita” (un Audi A6 con targa straniera parcheggiata poco distante).

I responsabili agivano solitamente tra mezzanotte e le tre del mattino provocando ingenti danni agli esercizi commerciali presi di mira. Dopo la commissione di un certo numero di rapine e l’accumulo di una determinata quantità di denaro, che gli inquirenti stimano in circa 30 mila euro, i malviventi lasciavano l’Italia per fare ritorno in Romania, dove provvedevano ad apporre nuove targhe all’Audi A6, di solito intestandole a soggetti stranieri prestanome.

Passati circa 10-15 giorni ritornavano nel nostro paese per continuare a delinquere, strumentalizzando la loro residenza in Italia alla commissione di furti. Fondamentale per la loro identificazione e cattura si sono rivelati i filmati che il commando postava sui social, mostrando senza alcuna remora i proventi illeciti delle loro azioni. Un’ingenuità pagata a caro prezzo.