OSIMO – «Nonostante il Consiglio Comunale l’11 maggio 2017 abbia approvato all’unanimità la predisposizione del Peba (Piano di abbattimento delle barriere architettoniche), ad oggi Osimo è sprovvista di questo importante strumento inclusivo per le persone con disabilità».
A tornare sulla polemica la consigliera del Movimento 5 stelle osimano Caterina Donia. Osimo e il suo territorio dovrà essere priva di barriere architettoniche e i cittadini diversamente abili hanno il diritto di circolare e fruire liberamente di tutti i luoghi, gli spazi e gli edifici comunali, secondo il Movimento.
«Il nostro territorio, purtroppo, presenta numerosi punti di criticità che rendono difficoltosa, se non impossibile, la libertà di spostamento delle persone che presentano problemi di disabilità – continua la consigliera -. Sono esempi di ostacoli, nelle strade della nostra città, i marciapiedi troppo stretti o alti o la cui pavimentazione è dissestata a causa delle radici degli alberi, i cestini ingombranti che impediscono il passaggio a soggetti con difficoltà motorie, in sedia a rotelle o con i passeggini, l’ingresso all’edificio del palazzo Comunale privo di rampa di accesso e inesistenza di ascensore per accedere ai piani superiori, l’inesistenza di ascensori in diversi istituti scolastici del territorio comunale».
Il 24 novembre i gruppi consiliari dei 5 stelle e di Progetto Osimo futura, rappresentati rispettivamente dai consiglieri Donia appunto e Achille Ginnetti, hanno presentato quindi la mozione per fare in modo che l’amministrazione Pugnaloni si attivi nel predisporre i piani Peba, nell’avviare una mappatura e l’eliminazione delle barriere architettoniche presenti sul territorio comunale e negli immobili del Comune, concordando con il Presidente della Commissione Urbanistica la convocazione di sedute straordinarie, con la partecipazione dei rappresentanti di Associazioni delle persone con disabilità motoria e psicosensoriale per una migliore e più puntuale efficacia dei Piani.
«La sua attuazione, oltre a ottemperare a un preciso obbligo di legge, costituirebbe davvero una svolta epocale nell’affrontare il problema della disabilità. L’obiettivo è elaborare e approvare un piano strategico per l’accessibilità degli spazi pubblici e del patrimonio immobiliare comunale e favorire, così, l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità della vita e la mobilità».