OSIMO – Il cuore grande degli abitanti della Valmusone si manifesta in occasioni importanti, come quello dell’accoglienza dei profughi ucraini che sono arrivati nelle principali città accolti da amici e parenti per lo più che si erano già trasferiti in zona. Quelle persone, per lo più donne e bambini, hanno bisogno di tutto. La maggior parte non conosce la lingua. È iniziato il corso di italiano per dieci giovani ucraini giunti ad Osimo a seguito dei drammatici fatti di guerra che stanno sconvolgendo il loro paese. Tra le tante necessità manifestate infatti c’è anche quella dell’apprendimento della lingua italiana, per favorire le relazioni e l’inserimento scolastico. Da subito il Rotary club Osimo si è attivato mettendo a disposizione la propria sede, munita di apparecchiature tecniche e informatiche e procurando il materiale didattico necessario. Il corso ha una durata di 40 ore distribuite su quattro settimane e si terrà dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19. Ai giovani studenti, al termine del corso, sarà rilasciato un attestato.
Le parole del presidente del Rotary
«L’iniziativa, fortemente voluta dalla nostra Sarah Howell e accolta con entusiasmo da tutti i soci – spiega il presidente Sandro Bragoni -, rientra nello spirito di solidarietà e accoglienza del Rotary e vuole anche far sentire a questi giovani, alcuni soli, in una terra straniera, altri con storie terribili alle spalle, calore umano e vicinanza. Al termine della prima lezione i ragazzi sono usciti davvero contenti e sorridenti e hanno salutato con tanti pollici in su. Davvero una grande emozione. Subito dopo sono arrivati i ringraziamenti delle famiglie ospitanti. Una piccola grande iniziativa ricca di solidarietà, volontariato, inclusione, professionalità ed altro ancora: non solo, quindi, lingua italiana, ma calore, affetto, momenti di spensieratezza per ritrovare, almeno per un attimo, quella intimità familiare dolorosamente interrotta dalla guerra. Un grande ringraziamento va agli insegnanti, che con la loro entusiasta disponibilità, hanno reso possibile l’iniziativa e alla Rizzoli Education per la donazione del materiale didattico. Oltre l’insegnamento della lingua italiana, il Rotary si è prodigato anche a fornire medicinali, viveri e vestiario, ad assistere i profughi nel rilascio di documenti, ad accompagnarli presso i centri vaccinali (per chi ne ha fatto richiesta), a creare occasioni di incontro e svago».
Il Judo a Polverigi
C’è anche un’altra bella iniziativa portata avanti dalla Polisportiva Judo Polverigi proprio per i giovani ucraini che stanno arrivando in fuga da un paese devastato dalla guerra. La società ha deciso di offrire ai minori che fuggono l’opportunità di svolgere l’attività sportiva a titolo gratuito, con tesseramento a carico della Federazione stessa. «Il judo non sarà prioritario ma attraverso i suoi valori sicuramente può essere un supporto per i bambini e ragazzi di ogni nazionalità che devono conoscere la parola amicizia e non guerra – dicono gli allenatori -. Chiediamo quindi di dare massima diffusione a questa iniziativa. Questi corsi potrebbero diventare per loro un piccolo contributo per iniziare a ritrovare la normalità perduta e per i nostri giovani atleti una valida esperienza di inclusione e di vita».