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Osimo, l’acqua del Nera arriva in città

Il sindaco Pugnaloni ha detto: «È un traguardo che porta un grande vantaggio per i nostri cittadini perché è di qualità ed è pura. Per ora riusciremo a sostituire quella dei pozzi depurata con quella pura del Nera e lasceremo in parte l’acqua di Castreccioni»

OSIMO – A Osimo è arrivata l’acqua pura del Nera, un’acqua qualitativamente “migliore” e meno costosa. Dopo quarant’anni di attese, oggi è realtà. La notizia è stata ufficializzata stamattina, 28 novembre, nella sede del Gruppo Astea alla presenza del sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, dei colleghi di Montefano Angela Barbieri e Leonardo Catena di Montecassiano, e Fabio Marchetti, amministratore delegato di Astea.

Pugnaloni ha detto: «È un traguardo che porta un grande vantaggio per i nostri cittadini perché l’acqua del Nera che sgorga già dai rubinetti è di qualità ed è pura. Per ora riusciremo a sostituire quella dei pozzi depurata con quella pura del Nera e lasceremo in parte l’acqua di Castreccioni. Ieri, 27 novembre, sono stato con Marchetti all’acquedotto di Castelsantangelo sul Nera per vedere da vicino questa ricchezza che stiamo portando anche ad Osimo».

«Lo avevamo detto nei mesi scorsi – continua Pugnaloni – era un impegno preso in campagna elettorale e l’abbiamo pienamente mantenuto: i più elevati livelli di qualità dell’acqua sono realtà. Ce li abbiamo e li avremo in maniera ancora più diffusa. Per questo ringrazio il grande lavoro di squadra tra Ato3, società acquedotto del Nera spa, Astea ed Apm che in questi mesi ha concretizzato un impegno preso con i nostri concittadini. E’ una vittoria, questa, di tutto il territorio e la dimostrazione che lavorare in sinergia porta ad ottenere i risultati più importanti. Lavorerò con la delega conferita dal Presidente Ato3 alle questioni del Nera per portare l’acqua anche a Corridonia, Morrovalle, Recanati, Porto Recanati e Civitanova, Castelfidardo, Numana e Sirolo. Insieme si lavora per tutti i soci della società del Nera. Un primo passo positivo che ha coinvolto Osimo e mi dona l’entusiasmo andare oltre e soddisfare tutti i colleghi sindaci soci. Non ci fermiamo: oggi siamo soddisfatti ma dobbiamo chiedere alla Regione Marche di estendere la concessione degli ulteriori 50 l/s. In prospettiva dovremo arrivare a 350 l/s per coprire tutti i Comuni rimanenti».

Sono passati i Comuni di Osimo, Macerata, Montefano, Montecassiano, Appignano e Treia, San Severino Marche, Tolentino, Pollenza, Macerata. Mancano, per l’anconetano, Castelfidardo, Loreto e Numana, e per il maceratese Recanati, Potenza Picena, Porto Recanati e Montelupone.

Marchetti ha aggiunto: «E’ stato un lavoro in sinergia tra gli enti e i sindaci. Siamo soddisfatti dell’acqua del Nera che arriva ai cittadini di Osimo, Montecassiano e Montefano, ma dobbiamo raggiungere con la rete i restanti. Già prima la qualità dell’acqua era mantenuta grazie ai mille e 300 prelievi annui (a fronte dei 113 obbligatori) ma oggi l’acqua è migliore dal punto di vista organolettico e anche economico perché diminuiscono i costi per noi e quindi per i cittadini se ci sono meno passaggi».

Oltre all’invaso di Castreccioni di Cingoli, che attraverso l’adduttrice omonima serve anche Osimo e Montefano, le fonti di approvvigionamento in uso sono rappresentate da piccole sorgenti (Treia) e dai campi pozzo che captano dalle falde di subalveo dei fiumi Musone e Potenza (Appignano, Osimo, Montecassiano), che da una parte risentono fortemente dei sempre più frequenti e prolungati periodi di scarsità di precipitazioni, dall’altra presentano criticità legate alla scadente qualità dell’acqua grezza prelevata e alle conseguenti necessità di trattamento. Ad oggi la continuità dell’approvvigionamento è garantita grazie al costante monitoraggio e all’efficace azione gestionale messa in campo dai gestori, sotto il coordinamento dell’Ato 3.

In particolare nell’ultimo anno è stata fondamentale l’azione sinergica che ha visto la piena collaborazione tra Società per l’Acquedotto del Nera, Apm e Astea, consentendo di ottimizzare la configurazione impiantistica in maniera tale da arrivare a fornire acqua proveniente dai Sibillini anche al Comune di Osimo. Gli esiti del Piano di monitoraggio ambientale, recentemente trasmessi dall’AAto 3 agli uffici regionali a corredo della richiesta di conferma dell’aumento della concessione di derivazione dalla sorgente San Chiodo, dimostrano il rispetto delle condizioni imposte, in particolare in riferimento al Deflusso minimo vitale (Dmv) da garantire al corso del fiume Nera a valle della derivazione e allo stato di qualità ecologica del corso d’acqua.

E’ probabile che la Regione, previa conferma del nulla osta del Parco nazionale dei Monti Sibillini, confermi l’attuale concessione, pari a 200 l/s destinati ai Comuni soci dell’acquedotto del Nera, cui si aggiungono 15 l/s, veicolati attraverso lo stesso acquedotto del Nera e temporaneamente destinati all’approvvigionamento delle Sae dei Comuni di Valfornace e Visso, oltre che di alcune attività produttive che hanno mantenuto la propria sede nelle aree più colpite dal terremoto.