OSIMO – Sono iniziati stamattina, 21 giugno, i rilievi strumentali con laser scanner 3D, fotocamere, drone e metodi tradizionali della chiesa della Misericordia di Osimo ai fini della predisposizione del progetto di restauro. Il gruppo di lavoro è formato dal geometra Stefano Simoncini (consigliere comunale) e dall’architetto Mauro Compagnucci per il progetto architettonico, dall’ingegner Andrea Catena (calcoli strutturali), dal geometra Paolo Giorgi (sicurezza) e dal geometra Andrea Gavagnin che ha in carico i rilievi. «Un ringraziamento a padre Lorenzo per la disponibilità e ad Argentina Severini per tutto l’impegno profuso per la chiesa, gioiello osimano», commenta lo stesso Simoncini.
L’ordinanza del Comune
Dopo l’intervento in notturna dei Vigili del fuoco (la notte del 14 giugno) alla chiesa per il tetto danneggiato dal sisma del 2016, il Comune ha emesso un’ordinanza ad hoc. Al legale rappresentante della parrocchia, padre Lorenzo, il sindaco Simone Pugnaloni ha ordinato di provvedere alla verifica statica e strutturale da parte di tecnici con l’attuazione degli interventi previsti dalle normative edilizie per l’eliminazione dei pericoli a tutela dell’incolumità di tutti sul fabbricato della chiesa di Santa Maria della Neve, poi l’asportazione del guano dei piccioni con sanificazione di tutti i vani interni e il ripristino di tutte le chiusure verticali ed orizzontali per evitare l’ingresso di volatili all’interno del fabbricato. La parrocchia sistemerà la chiesa principale insomma e il Comune aveva promesso 30mila euro di contributo che sarà adeguato a 40mila per permettere i lavori di messa in sicurezza anche della chiesa vecchia.
I lavori in via Aldo Moro
Con l’ordine del giorno del Pd di Osimo verranno realizzati diversi interventi di miglioria in via Aldo Moro nell’ambito dei lavori di ampliamento del parcheggio “Sì con te”, tra cui una nuova pensilina per gli studenti, il rifacimento del manto stradale fino all’intersezione con via Vicarelli e un nuovo marciapiede. Altri interventi per via Moro sono stati inseriti nel piano asfalti per il biennio 2021-2022 e nel piano di sostituzione dei punti luce della Dea, la società del gruppo Astea. Partiranno presto interventi anche sotto il loggiato dove sono cresciute delle piantine. Sotto le teche di vetro dove sono custoditi i reperti archeologici scoperti di recente ci sono state infiltrazioni di acqua e l’umidità ha permesso la loro crescita.