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Osimo, al via i lavori per riaprire le chiese danneggiate dal sisma

Ufficializzati dal sindaco Pugnaloni stamattina, 14 novembre, i lavori a beneficio degli edifici di culto. Partito anche il cantiere per il risanamento di piazzale Muccioli

La chiesa del cimitero di San Giovanni a Osimo
La chiesa del cimitero di San Giovanni a Osimo

OSIMO – Gli osimani aspettano da tempo e con impazienza che vengano risolti i problemi che gravano sui cimiteri della città. Qualcosa si sta sbloccando dopo che per anni i lavori sono stati fermi. Il sindaco Simone Pugnaloni, proprio questa mattina, 14 novembre, ha annunciato: «Continua il nostro impegno per gli interventi post sisma per riaprire gli edifici di culto in città. Approvato il progetto esecutivo per riaprire la chiesetta del cimitero di San Giovanni e nei prossimi giorni partiranno i lavori. Approvato anche quello per il monastero delle clarisse di San Niccolò e a giorni al via il cantiere. In corso di autorizzazione da parte della Soprintendenza i lavori di tinteggiatura straordinaria della chiesa Ss. Martiri». In particolare per San Giovanni sono stati stanziati circa 30mila euro.

Altro cantiere a Santo Stefano, dove i lavori per il parcheggio del cimitero sono in fase di stallo per il controllo dei documenti presentati dalla ditta incaricata. A San Biagio invece il Comune bandirà la gara per l’ampliamento del cimitero stesso nell’area che ha rilevato dietro il campo sportivo e dove saranno realizzati i nuovi colombari. La chiesa del cimitero Maggiore poi è inagibile dal sisma e il Comune sta attendendo che il finanziamento promesso dalla Regione venga ufficializzato.

Piazzale Muccioli
Piazzale Muccioli

Altro intervento ufficializzato stamattina quello in piazzale Muccioli, nella zona del supermercato “Le fornaci”: «Considerate le dune sull’asfalto e le piante e radici pericolose, giunge l’intervento dell’Amministrazione comunale per il restyling dell’area – continua il sindaco -. 50mila euro per la messa in sicurezza del piano stradale con valutazione della permanenza delle essenze arboree a salvaguardia della sicurezza e incolumità della circolazione e dei pedoni. L’intervento riguarda la potatura e il controllo delle radici. Gli alberi che toglieremo saranno sostituiti addirittura con due piante, per gli altri basterà la manutenzione delle radici. Purtroppo l’intervento si è reso necessario perché gli alberi piantati avevano radici che crescono in superficie e hanno rovinato l’asfalto mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica».