OSIMO – Le ex scuole medie Leopardi di via Michelangelo a Osimo avranno presto nuova vita e dopo il restauro la struttura sarà convertita in edilizia residenziale. In quel grande edificio in prossimità del centro, in degrado da anni e inagibile, all’inizio dello scorso giugno la polizia e i vigili avevano trovato la porta d’ingresso socchiusa e sentito vociare all’interno. Entrando avevano scorto cinque ragazzini tra i 17 e i 18 anni che dopo aver marinato la scuola si erano riuniti in un’aula della struttura dismessa a bere vodka e fumare. Una struttura che, seppur chiusa, rappresenta anche un potenziale pericolo per i cittadini insomma. Assieme a quella anche l’attuale scuola primaria di Campocavallo sarà inserita nel fondo immobiliare del Miur di cui Osimo beneficerà per la realizzazione della nuova scuola elementare di Campocavallo e della media a San Biagio, due interventi che otterrà appunto in cambio dell’inserimento dei due stabili comunali.
La scuola di via Michelangelo vale circa un milione di euro mentre l’elementare di Campocavallo 368mila euro. Il passaggio delle varianti è avvenuto in Sala gialla con il voto contrario delle Liste civiche: «Il nostro voto contrario non è stato sufficiente a bloccare la trasformazione di due aree di edilizia scolastica in residenziale – dicono i consiglieri -. Il fondo immobiliare grazie al bando Miur per la costruzione di nuove scuole non doveva portare a penalizzare la scuola di Campocavallo che sarebbe dovuta restare per un centro sociale e culturale per la frazione mentre nuove case in via Michelangelo non miglioreranno sicuramente la vivibilità di quel quartiere».
In corso è anche l’iter per l’investimento da parte dell’Erap di un milione e 800mila euro in centro per cui l’Amministrazione comunale mette a disposizione dell’ente la seconda ala dell’immobile ex sede della scuola primaria di Santa Lucia che sarà ristrutturata e adibita in parte ad alloggi per l’edilizia agevolata e in parte alla scuola secondaria di primo grado, la “Krueger” di piazzale Bellini. Nel piano delle alienazioni poi ci sono alloggi popolari che gli affittuari hanno chiesto di acquistare e con il ricavato il Comune ha intenzione di acquisire nuove abitazioni da “donare” ai meno abbienti.