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Osimo, la Lega del filo d’oro festeggia il Natale per il primo anno nel nuovo centro nazionale

L'associazione ha celebrato le festività con i suoi ospiti, i familiari e il personale dell’associazione mettendo in scena lo spettacolo “Natale in alto mare”, frutto del lavoro di attività teatrale che l’ente dedica da oltre dieci anni ai propri ospiti

La festa di Natale alla Lega del filo d'oro di Osimo
La festa di Natale alla Lega del filo d'oro di Osimo

OSIMO – Il nuovo centro nazionale della Lega del filo d’oro di Osimo ha ospitato per il primo anno la tradizionale festa di Natale, un appuntamento speciale che ha riunito ospiti, familiari, volontari e operatori dell’associazione per un augurio di buone feste. Per l’occasione gli ospiti hanno messo in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “Natale in alto mare”, conclusione di un percorso laboratoriale che vede coinvolti gli utenti nell’arco dell’intero anno. Un’attività, quella della recitazione, che porta le persone sordocieche e pluriminorate ad apprendere gradualmente a mettersi in gioco, ognuno con le proprie capacità e peculiarità.

«Siamo contenti di poter festeggiare anche questo appuntamento nel nuovo centro nazionale – ha dichiarato Rossano Bartoli, presidente del Filo d’oro –. La festa di Natale rappresenta ogni anno un momento speciale, un’occasione di convivialità che vede riuniti intorno ai nostri ospiti, in un unico abbraccio, familiari, personale e volontari. A tutti loro auguriamo un felice Natale da passare insieme alle persone più care».

Il laboratorio teatrale è molto importante nel percorso riabilitativo degli utenti: la recitazione infatti favorisce la crescita delle competenze comunicative, incrementa le abilità motorie e induce ogni ospite a sperimentare nuove abilità sociali e interpersonali. Il nuovo centro, una volta completato, permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparandola alle principali organizzazioni europee. Saranno incrementati i posti letto (da 56 a 80) per i ricoveri a tempo pieno, di cui otto per la diagnosi e quelli per la degenza diurna (fino a 20).